Massa Vecchia e il vino naturale: quattro domande a Fancesca Sfondrini

Massa Vecchia è una delle mie aziende preferite: fa vini splendidi, veramente naturali, non manda campioni alle guide, non cerca pubblicità a ogni costo.

Nasce da un idea di vita, prima ancora che da scelte produttive-commerciali, da una filosofia che avvicina l’uomo alla terra e a un’idea originale e primigenia dell’agricoltura e della viticoltura.

Poiché il risultato di tale approccio, che potremmo definire naturalismo etico, è eccellente, l’azienda riesce anche a ottenere un grande successo commerciale vendendo praticamente tutte le bottiglie prodotte.

Francesca Sfondrini, con il marito Stefano, gestisce dal 2009 i sei ettari di azienda agricola a  Massa Marittima, nell’alta maremma toscana.

Massa Vecchia, vigne

Massa Vecchia, vigne

Produce circa 15.000 bottiglie di vino per anno e piccole quantità di olio di oliva, senza alcun uso di chimica sia in agricoltura che in cantina.

I suoi vini sono intensamente e calorosamente buoni. Esprimono per intero un carattere mediterraneo e di passione. La Querciola (80% Sangiovese e 20% Alicante, nella foto sotto il titolo) è uno dei miei rossi preferiti. Si staglia monumentale nel panorama dei rossi italiani. Un grande vino dagli aromi floreali e fruttati intensi, che indulge ad una mineralità sottile ed elegante, ingentilito da una piccola quota di alicante.

Il bianco, 50% Vermentino 35% Trementino e 15% Malvasia Bianca di Candia, secco ed avvolgente, intenso e minerale.
Il rosato, 70% Merlot e 30% Malvasia Nera, che di rosato ha veramente poco, riuscendo a tenere testa a tanti rossi.

Massa Vecchia, rosato

Massa Vecchia, rosato

Un incredibile passito 100% Aleatico, morbido, vellutato, avvolgente, con tempi di persistenza gustolfattiva olimpionici.

massa vecchia passito

Massa Vecchia, passito

Il Berace, 60% Merlot e 40% Sangiovese, che abbiamo recensito qui.

Abbiamo fatto alcune domande a Francesca, per capire meglio la sua idea di vino e di agricoltura.

Francesca, cosa significa per te vino naturale?
Il vino, così come gli altri nostri prodotti, sono il frutto del nostro amore per la natura e per una realtà a misura d’uomo, lontana da quell’idea di merce prodotta per un mercato da adulare a tutti i costi. Il vino naturale è frutto di un approcio personale alla terra: quando un produttore decide di fare la scelta etica e di vita di avvicinarsi alla sua vigna come ad un ecosistema esistente che va rispettato e assecondato il più possibile (quindi anche con pratiche consone in cantina), nasce un approccio artigianale al vino, e questo vuol dire fare una scelta verso il vino naturale.

Parliamo delle normative sul biologico e dei protocolli biodinamici: consentono l’uso di prodotti enotecnici e di lieviti selezionati, purché biologici o biodinamici.
Questo è il motivo per cui noi non aderiamo a queste certificazioni. I nostri metodi sono sicuramente più restrittivi di quelli certificati. Credo che la cosa più importante sia l’intenzione del produttore. Se un produttore inizia a coltivare o a produrre vino con metodi biologici o biodinamici con l’intenzione di ottenere nel giro di qualche anno un prodotto più naturale possibile, bisogna consentirgli nelle fasi iniziali qualche strappo alla regola. Le fasi iniziali sono di apprendimento e necessitano di una maggiore libertà.
Se invece l’intenzione del produttore è quella di ottenere un minimo di certificazione, magari perché il mercato lo richiede, continuando però a produrre con metodi di fatto poco naturali,  bisognerebbe in qualche modo chiarire e frenare questa posizione.

Il mercato dei vini naturali non vede crisi, a differenza dei convenzionali. Come lo spieghi?
Non posso parlare per tutti, ti posso raccontare della mia azienda. Noi vendiamo ad una clientela di nicchia. I nostri clienti comprano direttamente in azienda, preferiamo la vendita diretta con spedizione a domicilio. Spesso ci vengono a trovare e non è inusuale ricordarsi di loro singolarmente. Già questa è una risposta: la nostra nicchia non risente delle fluttuazioni del mercato. Infine noi produciamo il vino per passione. Nei nostri vini si sente tutto il nostro amore, oltre che una percezione profonda del territorio e delle varietà.

Chi sono i tuoi soci e da quando sono entrati nella gestione di Massa Vecchia?
Quando Fabrizio, il marito di mia madre, decise di ritirarsi avevo dei progetti che richiedevano notevoli risorse finanziarie. Daniel, Ines, Thomas e Rocco si sono offerti di aiutarmi in cambio di una parte della produzione. Sono dei cari amici che credono fermamente nella filosofia aziendale e nella possibilità di un’agricoltura non necessariamente vincolata al mercato.

 

Massa Vecchia
s.s. di Francesca Sfondrini e C.
loc. Massa Vecchia
58024 Massa Marittima
GR Grosseto
+39 (566) 904 031
az.agr.massavecchia@gmail.com
www.massa-vecchia.com

 

5 thoughts on “Massa Vecchia e il vino naturale: quattro domande a Fancesca Sfondrini

  1. Salvatore Lugano

    Ma perché lei pensa che non inviare campioni alle guide sia un pregio?

    Reply
    1. Mario Crosta

      @Salvatore Lugano, intanto ti rispondo io. I campioni inviati apposta potrebbero essere preparati apposta e molto più buoni di quelli in commercio, mentre il cliente compra il vino nei negozi e le guide è proprio quello che devono comprare (se vogliono far da “guide” alla clientela e non da sponsor dei fornitori).

      Reply
      1. Mario Crosta

        … in alternativa, che muovano il sederino e vadano sul posto a scegliere loro (non il produttore) le bottiglie a caso, fra quelle che trovano presso di lui.

        Reply
    2. Massimiliano Montes Post author

      @Salvatore, diciamo che non ho fiducia cieca in tutte le guide, e apprezzo la scelta di Francesca di non essere necessariamente sponsorizzata dal gambero di turno.
      Per il resto condivido e sottoscrivo quello che ha detto Mario.

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