Lo zibibbo 2011 di Nino Barraco

Accostare un calice di Zibibbo di Barraco al naso è come tuffarsi tra i grappoli d’uva, ma non solo.

La prima impressione è proprio quella, ad occhi chiusi immagini i filari e i profumi dello zibibbo maturo sulla pianta. Il vino però è molto più complesso, non si limita a farti sentire i terpeni del moscato d’Alessandria a bacca gialla (in Sicilia Zibibbo).

E’ un vino a suo modo sottile e non urlato, elegante. Il colore è quello dell’oro, con una fine opalescenza. Gli aromi, seppur intensi, sono sempre composti e mai eccessivi. Una lieve roteazione del calice lascia emergere delicate note di foglia di tabacco, apparentemente strane, che non ti aspetti.

Zibibbo 2011, calice

Zibibbo 2011, calice

Una seconda olfazione sposta il baricentro sul mango, si percepisce chiaramente il frutto con le sue caratteristiche sfumature balsamiche.
Il tempo poi gioca la sua parte, trasformando lentamente il vino nel calice. Ed ecco emergere intensi sentori di zenzero, che si fondono abilmente con gli aromi varietali  e con il frutto del mango.

La foglia di tabacco è la prima a scomparire, sommersa dalla naturale evoluzione del vino.
Le percezioni sensoriali si focalizzano sullo zenzero e sul mango. La retrolfazione ritorna sui terpeni, i varietali dell’uva.
E’ un gioco, una sinfonia.
Gli aromi più tardivi che si presentano sono quelli della guaiava e della pesca tabacchiera matura, insieme al fiore di tiglio.

Nino Barraco in vigna

Nino Barraco in vigna

Lo Zibibbo di Barraco è un vino secco, con una gradazione alcolica del 13% in volume. E’ fatto con un’uva che racconta profumi e storie di terra, diversi da quelli che potrebbe raccontare la sua omologa pantesca da cui si fa il passito.
Questo è un punto non secondario: lo Zibibbo del marsalese è diverso da quello di Pantelleria. Errore sarebbe (e forse è, da parte di qualcuno) mescolarli e confonderli. Sono due uve e due vini che raccontano storie diverse, che parlano lingue simili ma non uguali.

Proviene da un vigneto di meno di un ettaro a Marsala, in contrada Casazze. L’uva per questo 2011 è stata vendemmiata a fine agosto.
Vinificato ovviamente con fermentazione spontanea ed un contatto con le bucce di 13 giorni, di cui i primi 4-5 a temperatura controllata tra 20 e 25 gradi. La malolattica si è svolta subito dopo la fermentazione alcolica, non è stato filtrato ma ha subito una semplice decantazione per gravità. E’ stato imbottigliato a giugno 2012.

 

Vini Barraco
contrada Fontanelle, 252
91025 Marsala (Tp)
Tel. (+39) 389 7955357
(+39) 329 2073935
info@vinibarraco.it
http://www.vinibarraco.it

 

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