La disfida dei Brunelli: Biondi-Santi Riserva 1995 versus Soldera Case Basse Riserva 2004

Lo so, troppo distanti e troppo diversi, però quando capita l’occasione di confrontare due giganti del genere si coglie la palla al balzo!

E’ inevitabile la curiosità per un confronto diretto tra quello che a ragione viene considerato il papà del Brunello, e il vino di Gianfranco Soldera che ha fatto un’icona delle sue fermentazioni spontanee senza inoculo di lieviti selezionati.

Negli ultimi anni i produttori di Montalcino hanno avuto la tendenza alla convergenza verso un gusto comune, più uniformemente riconoscibile dal mercato e dai degustatori.

Soldera invece lascia parlare l’uva e il terroir, senza forzature e indirizzamenti coatti. La scelta delle fermentazioni spontanee in un contesto in cui la moderna tecnica enologica costituisce uno strumento di uniformità e riconoscibilità, è coraggiosa.

Un Brunello vinificato naturalmente acquisisce un’inevitabile individualità aromatica, specchio della vigna di provenienza, piuttosto che di un intero territorio, vasto e poco identificabile come terroir, come quello dell’attuale Docg Brunello di Montalcino.

Le stesse scelte un tempo furono fatte dai Biondi-Santi, che fecero del “loro” Brunello un simbolo.

E in effetti questo 1995 è ancora permeato di una identità e riconoscibilità di Cru e di Maison, piuttosto che di una appartenenza “consortile”. La Riserva di Biondi-Santi spiazza per consistenza e frutto, serietà e austerità della retrolfazione, acidità e persistenza.
E’ perfettamente bilanciata, con componenti fruttate percepibili e consistenti, ma mai eccessive o ridondanti, aromi di legno praticamente inesistenti e ben amalgamati, una spalla acida che sostiene vigorosamente il sorso nonostante l’età.

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Tenuta il Greppo, vigna terrazze di scarnacuoia

La Riserva 2004 di Soldera, nonostante sia più giovane, è meno fruttata e più austera. Diversa. La sua diversità si sente, è chiaramente percepibile, ed è giusto che sia così.

Una delle cose che mi ha colpito durante il mio primo viaggio in Borgogna è stata la grande diversità dei vini pur provenienti da terreni adiacenti, soprattutto per i rossi. Lo stesso vitigno, il Pinot Noir, in territori diversi è capace di dare vini molto differenti tra loro. Differenza che si percepiva anche tra singoli Cru di una stessa zona.

Credo che questa sia la strada, premiare le differenza, parlare di terroir e Cru.

Soldera, Case Basse Riserva 2004

Soldera, Case Basse Riserva 2004

Più complesso dal punto di vista degli aromi terziari questo 2004. Si riconosce un sottofondo aromatico che ricorda la cenere o il fumé, note più evidenti di sottobosco e cuoio, erbe aromatiche, una florealità composta e un frutto non in primo piano seppur chiaramente riconoscibile.

E’ meno consistente della Riserva 1995 di Biondi-Santi, ma sottilmente elegante, sinuoso.

Sono sicuramente due grandi vini, espressione di due grandi terroir: il Greppo e Case Basse.

 

Az.Agr. Case Basse
di Gianfranco Soldera
Loc. Case Basse
53024 Montalcino (Siena)
Telefono +39 0577 848567
Fax +39 0577 846135
gianfranco.soldera@casebasse.it
http://www.soldera.it

Biondi Santi Tenuta Greppo
villa greppo 183
53024 Montalcino (Siena)
Telefono +39 0577 848087
fax +39 0577 849396
biondisanti@biondisanti.it
http://www.biondisanti.it

 

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