Parlare della Mosella come un unico terroir è forse limitativo.
Almeno tre macrozone producono vini con diverse caratteristiche: l’alta Mosella, con i suoi due affluenti Saar e Ruwer, sicuramente l’area più fredda; la Mosella centrale, che raggiunge vette qualitative intorno a Punderich, e la bassa Mosella, a settentrione, prima della confluenza col Reno.
È da quest’ultima regione che proviene il vino di cui parliamo oggi. I vigneti nei pressi della città di Winningen sono famosi per i Riesling di Heymann-Löwenstein, che abbiamo già recensito, ma anche per un’azienda meno nota: Weingut Reinhard e Beate Knebel.
La bassa Mosella è l’unica regione dove le vigne sono impiantate prevalentemente in terrazzamenti artificiali.
La famiglia Knebel, si occupa di vino da diverse generazioni, ma produce in proprio dal 1990, anno in cui ha rilevato vecchie vigne e ne ha impiantate di nuove. Coltiva diversi piccoli appezzamenti in terreni ricchi di arenaria rossa e di scisto, tutti condotti in biologico. Attualmente vinifica circa 50.000 bottiglie da cinque cru: Winninger Uhlen, Winninger Röttgen, Winninger Hamm, Winninger Brückstück, Winninger Domgarten.
La vendemmia è inevitabilmente manuale, viste le difficoltà ambientali, con rese di circa 50 ettolitri per ettaro. Le fermentazioni avvengono in fusti di acciaio, spontaneamente e lentamente, mediate dai soli lieviti indigeni, e il vino non è chiarificato, ma decantato per gravità.
Il rispetto per il territorio e per le uve è il principio ispiratore della conduzione aziendale. Dal 2004, anno in cui è venuto a mancare Reinhard Knebel, l’azienda è gestita dalla moglie Beate e dal figlio Matthias, in memoria del padre e dei principi morali che lo avevano guidato.
Abbiamo assaggiato il loro vino base, il Riesling Trocken in annata 2008, e il von Den Terrassen Riesling 2011 che proviene da una selezione dei migliori vigneti.
Entrambi hanno un comun denominatore caratterizzato da note affumicate e sottili sentori idrocarburici, che rimangono comunque sempre in secondo piano.
Il Trocken 2008 ha un minore spessore e una minore complessità gustolfattiva. Di colore giallo paglierino, si presenta con aromi di apertura, ovvero quelli che si percepiscono prima della roteazione del calice, delicatamente agrumati, con sentori di scorza di pompelmo e fiori d’arancio. Alla roteazione emergono sottili note di pesca gialla e mela, subito seguite dalla scorza di agrume. Le note affumicate e idrocarburiche, che qualcuno definirebbe mineralità, vagamente terragne, si apprezzano prevalentemente in retrolfazione. Il finale è semplice, di media persistenza.
Questo vino ha un residuo zuccherino di 6 g/l, un acidità totale di 6 g/l con un volume alcolico pari al 11%.
Il von Den Terrassen Riesling 2011 ha tutt’altro carattere. Complesso e di profonda personalità, si presenta più intenso già al colore, giallo paglierino con riflessi dorati. Gli aromi di apertura lasciano percepire una mineralità decisa, con chiare note affumicate. I profumi del cedro sono seguiti da una florealità di zagara, aromi di mela verde e di pesca. Il bouquet risulta globalmente ampio e pervasivo. Tende a focalizzare l’immagine gustativa sulle zone centrali e posteriori della lingua.
L’acidità è più percepibile rispetto al precedente, ha una retrolfazione intensa e una lunga e piacevole persistenza gustolfattiva. Il residuo zuccherino è simile al precedente ma l’acidità totale supera i 7 g/l e il volume alcolico è 12,5%.
Una grande azienda che non può mancare nel panorama dei vini tedeschi di alta qualità.
Weingut Reinhard e Beate Knebel
August-Horch-Straße 24
56333 Winningen, Germania
+49 2606 2631
info@weingut-knebel.com
http://www.weingut-knebel.com
E’ quello che ci vuole per contrastare la canicola che presto asciugherà le nostre fauci………..
Considerando che i vini tedeschi non sono di altà qualità, e che io personalmente non li gradisco molto, la tua recensione sembra ottima……..
Ne proverò qualcuno (e, come sempre, ti farò sapere)………
Sono di altissima qualità 🙂
http://gustodivino.it/vino/un-viaggio-tra-mosella-e-reno-weingut-clemens-busch/massimiliano-montes/2451/
http://gustodivino.it/vino/un-viaggio-tra-mosella-e-reno-weingut-heymann-lowenstein/massimiliano-montes/2118/
indimenticabile… ha tenuto testa ad un Leflaive in una bevuta pazzesca… un vino inzaghi
Che bel ricordo, Armando….