Nella terra che sta tra il grande fiume
Po e l’Adige, che da Resia scende,
alcuni vignaioli con acume
hanno deciso di piantar le tende
ed hanno dato luogo ad una fiera
che raccoglie i vini naturali,
fatti senza la chimica, con vera
uva che cresce al sole o sui crinali.
Questi ragazzi curano le viti
senza aiuti da Bunsen o Avogadro
e raccolgono grappoli squisiti
da tenere al riparo da ogni ladro.
Schiacciano l’uva e fanno il mosto e il vino
senza ricorsi a Lavoisier o Natta
così il prodotto viene sopraffino
e tutta la clientela è soddisfatta.
Diversi ne ho assaggiati in questa fiera
di vini naturali buoni assai
ma uno m’ha colpito qui stasera
da non dimenticarlo proprio mai:
dalla Punta dell’Ufala, sul mare
delle isole eolie, da Vulcano
viene una Malvasia che vi fa fare
salti mortali: non vi sembri strano!
Questa è un concentrato di sapori
di terra, fuoco, mare, lava e vento,
lo produce laggiù Paola Lantieri
e chi la beve resta assai contento.
Ti penetra all’interno delle vene,
profuma d’albicocche e rosmarino,
di zagara, di mirto e di amarene
e l’Olimpo ti sembra più … vicino;
e credi di sentir lo sciabordìo
del mare su una spiaggia nera nera,
oppure degli uccelli il cinguettio
che tornan verso il nido quando è sera.
Conclusione
Poi mi scuoto: non è “Celso contrada”,
sono a Cerea: presto l’autostrada
mi porterà di nuovo a Busto Arsizio:
ricordare Vulcàn sarà un supplizio.
Vi pare strano, eppure in questa fiera
ogni banchetto ha una sputacchiera:
chi assaggia vi depone del suo vino
(invece di inghiottirlo) uno sputino.
Ma la cosa più bella che si nota?
Quella della Lantieri è sempre vuota!
approvato con lode…
SONO ORGOGLIOSISSIMAAAAAAAAAAAAA!!!! mai nessuno mi aveva fatto una poesia, a me cioe’ al mio vino (che e’ lo stesso poi)
D’accordissimo con te @Dino!
Penetra davvero nelle vene, la malvasia di Paola è un capolavoro!