I vini naturali senza solforosa non sanno invecchiare: il Poulsard Arbois-Pupillin di Pierre Overnoy 2005

Vi è mai capitato nella vostra adolescenza di impenitenti tombeur-de-femmes di pensare “questa è facile… mi ci tuffo a capofitto” e di prendere invece una sonora tranvata? Ebbene quest’incipit trasudante di rozzo maschilismo è utile per descrivere il Poulsard di Emmanuel Houillon e Pierre Overnoy. Che pur essendo quasi senza solforosa invecchia molto bene.

Si, perché questa è una di quelle bottiglie apparentemente facili ed invitanti, e in effetti ha una grande attitudine a terminare rapidamente, che poi invece si rivela semplicemente complessa. Da parziale macerazione carbonica, rosso scarico, profumato alla cannella, sembra uno di quei vini facili facili. Sembra ma non lo è.

Gradito regalo di un gradito amico questa bottiglia è stata studiata più che bevuta. Proviene da una delle regioni vinicole della Francia meno commerciali e meno abusate.
Lo Jura si trova incastrato tra la Borgogna a ovest, e la Svizzera e il lago Leman a est. La piccola denominazione di Arbois-Pupillin è esattamente equidistante da Dijon, la capitale della Borgogna, e Losanna.

Jura-map2

Jura, mappa

Attraversando in auto questa regione la prima cosa a cui pensi è Heidi e gli alpeggi di montagna. Le strade si inerpicano tra fitti boschi alternati a pascoli recintati di legno con splendide e giganti mucche oziosamente accovacciate o beatamente ruminanti. Ti aspetti di vedere da un momento all’altro Peter o il vecchio nonno con la barba bianca. Non sembra una regione tradizionalmente votata alla viticoltura. In Jura infatti si produce il Comté, uno dei più buoni formaggi francesi.

Sporadicamente tra gli alberi e i prati verde smeraldo compare una vigna. Non quei filari perfettamente potati, quasi finti, apparentemente di plastica sottratti ai giochi dei bimbi. Ma invece filari spontanei, inerbiti, con le farfalle svolazzanti.
Insomma, questo vino proviene da un ambiente fiabesco, rilassante. Un piccolo paradiso in terra.

Jura, vigne

Jura, vigne

Ma torniamo al nostro Poulsard. Forma della bottiglia ed etichetta ci riportano immediatamente a una tradizione quasi ancestrale. Lo Jura è infatti una delle aree vinicole più vecchie al mondo. La caratteristica dei vini prodotti in questa zona è la quasi assenza di solforosa aggiunta e le coltivazioni storicamente biologiche. Soltanto di recente i produttori più giovani hanno iniziato ad usare tecniche agronomiche e di cantina moderne.

Arbois Pupillin Overnoy 2005, bottiglia

Arbois Pupillin Overnoy 2005, bottiglia

Stappando e versando nel calice, il vino stupisce per la sua tonalità di rosso, sembra rubino ma cambia verso il granato appena un raggio di luce lo attraversa. E’ scarico, con un unghia quasi trasparente. Finemente torbido, con una velatura affascinante.
Accostandolo al naso invade le tue percezioni con intensi aromi speziati che oscillano tra il chiodo di garofano, la cannella e la noce moscata. Mai eccessivi o stucchevoli.

L’impressione immediata è quella di un vino elegante, raffinato, non urlato.

La speziatura è subito seguita da pellame, cuoio, sottobosco e… funghi. I chiodini o pioppini.
La roteazione del calice determina un improvviso viraggio degli aromi verso la frutta. In particolare lampone e una polpa di arancia rossa intensa e pervasiva.
Al palato conferma la sua raffinatezza, con tannini setosi e quasi impalpabili, un’acidità percepibile ma morigerata. La retrolfazione ritorna prepotentemente sull’arancia rossa, con un finale intenso e di lunga persistenza gustolfattiva.

Arbois Pupillin Overnoy 2005, calice

Calice

Il papà di Pierre Overnoy iniziò nel 1968 (annata magica) la sua avventura di produttore. Fino a quel momento aveva vinificato solo per se e la sua famiglia. L’azienda si trova nel piccolo paesino di Pupillin nella provincia di Arbois.
Sin dall’inizio le vigne sono state gestite con i metodi naturali tradizionali, senza fitofarmaci né fertilizzanti sintetici.

Emmanuel Houillon si è unito alla famiglia Overnoy nel 1995, e da allora ha condotto la tenuta insieme a Pierre. Nel 2001, all’età di 61 anni, Pierre Overnoy ha deciso di ritirarsi in pensione, lasciando la gestione quotidiana dell’azienda a Emmanuel. Con lui continua a condividere le scelte di conduzione e di vinificazione.

Emmanuel Houillon e Pierre Overnoy

Emmanuel Houillon e Pierre Overnoy

La vinificazione, dicevamo, è assolutamente naturale, con fermentazione spontanea, senza inoculo di lieviti selezionati. Una parte delle uve, circa un quarto, è lasciata a macerare in assenza di ossigeno, ed il succo così ottenuto è mescolato al mosto durante la fermentazione alcolica. Una metodica tradizionale da queste parti, che riduce i rischi di arresti precoci.
La fermentazione inizia in vasche di acciao inox da 25 ettolitri, e prosegue per 4-6 settimane. Al termine della malolattica il vino è travasato con tutte le fecce in botti di rovere usate, dove matura per 42 mesi.
Ovviamente non è sottoposto a nessuna chiarifica o filtrazione, ma illimpidito per gravità e imbottigliato senza aggiunta di solforosa.

Oggi l’azienda coltiva 2.43 ettari a Poulsard, il rosso tradizionale dello Jura, imparentato con il Pinot Noir, 2.20 ettari a Chardonnay e 2 ettari a Savagnin.

In un intervista rilasciata a Denyse Louis, a proposito dei vini naturali, queste sono state le parole di Emmanuel Houillon: “Per lungo tempo questi vini sono stati incompresi. C’erano fin troppi esperti ed intenditori, di solito giornalisti enogastronomici o i noti Guru della critica enoica, che affermavano che i nostri vini non erano buoni perché non erano filtrati, non erano rifiniti, non erano ‘qualsiasi cosa’. Insomma non erano e basta. Poi la gente ha smesso di fidarsi di questi soloni. Oggi i bevitori si fidano molto più del loro palato che delle guide. Così assaggiano un vino e se gli piace sono felici. Questo vale molto più di sentirsi dire da qualcun altro quello che è buono e quello che è cattivo”.

Maison Overnoy
Rue du Ploussard
39600 Pupillin
Tel. +33(0)384661460 +33(0)384662

 

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