Una piccola “en primeur” sul campo dopo Contrade dell’Etna.
Si conferma un millesimo caldo e asciutto questo 2012. Perfetto dal punto di vista agronomico, con grande sanità delle piante, ha visto solo marginalmente infezioni fungine delle viti. Concentrato e muscolare nel calice. La maturazione delle uve è stata completa e progressiva, con risultati che penalizzano a tratti l’eleganza.
L’espressione del territorio è ovviamente diversa per la valle a nord del vulcano, che si estende da Rovittello a est fino a Randazzo a ovest, più fredda, e i versanti orientali, più umidi, e meridionali, più caldi.
Qui di seguito alcuni assaggi, sia di bianchi che di rossi, effettuati in questi giorni, a circa 11 mesi dalla vendemmia. Vuole essere solo un piccolo graffito sull’evoluzione dell’annata, senza alcuna pretesa di esaustività. Un sorso di Etna da condividere insieme.
– Tenuta delle terre nere.
Carricante. Impostazione da riesling tedesco per questo vino. Giallo paglierino scarico, mela, pompelmo, lime, zagara di limone. Gli aromi sono taglienti e intensi. Roteando prevale l’agrume, su un sottofondo tenuemente affumicato, con note burrose che scompaiono pochi minuti dopo l’apertura. La retrolfazione si focalizza tutta sul lime e sul limone, con elevata acidità e buona persistenza.
– Azienda vinicola Calabretta.
Carricante. Giallo paglierino scarico. Intenso, macchia mediterranea, ginestra, melone giallo stemperati da note vagamente piraziniche e rotondeggianti. Di buona acidità.
Etna Rosso. Rosso rubino con unghia tendente al granato. Più concentrato e muscolare delle precedenti annate, con le classiche note terragne e di salamoia sapientemente fuse con mirtilli, amarena e fiori rossi. Rispetto al precedente millesimo si percepiscono chiari aromi di prugna e foglia di pomodoro.
– Azienda agricola Cornelissen.
Carricante. Se si potesse lo definirei come un primitivo bianco. Non Frank Cornelissen, ovviamente, ma il suo carricante. Vendemmiato quasi in surmaturazione e macerato 30 giorni. 16 gradi di potenza e concentrazione. Giallo tendente al dorato, cupo, finemente torbido. Apre con aromi di guaiava, pesca matura, melone maturo. Poco agrume, molto poco. Poca florealità, e quel poco ricorda il lilium e l’orchidea. Intensa retrolfazione, fumosa, sabbiosa. Grande persistenza.
Rosso, vigne alte. Anche questo vendemmiato in piena maturazione e macerato per ben 4 mesi. Rosso cupo. Prugna cotta, mora matura, sensazioni terragne quasi laviche. Gioca tutto sulla concentrazione, anche qui siamo sui 16 gradi alcolici. Retrolfazione di frutta cotta con scarsa acidita e finale di media persistenza.
– Vini Biondi.
Carricante. Colore tipico, naso equilibrato con sentori di frutta gialla, mela, fiori di limone. Roteando scorza di cedro e balsamico. Sembra meno affilato e più rotondo rispetto ai fratelli del versante nord dell’Etna. Ha una persistenza non elevata ma comunque è un eccellente carricante.
Etna Rosso Cisterna Fuori. Splendido colore tendente al granato con affascinanti trasparenze, molto tipico e territoriale (il Nerello Mascalese è povero di antociani). Apre con sottili ed eleganti note di salamoia ed affumicato, piccola frutta rossa, ribes e lampone, passiflora e fiori bianchi di campo. La roteazione, e qualche minuto di attesa, lasciano trapelare una speziatura di chiodo di garofano, non invadente, e un balsamico eucaliptolo. Se un difetto bisogna trovare è una certa esilità in retrolfazione e una persistenza relativamente breve. È comunque il migliore tra questi assaggi presentati oggi.
– Azienda Agricola Graci.
Carricante. Il più rotondo, chardonnayggiante, comunque non tradisce la territorialità. Giallo paglierino tendente al dorato. Il naso ondeggia tra frutta gialla e zagara di limone, al palato è intenso e consistente, la retrolfazione rivela corpo e una certa sapidità, di buona acidità e persistenza medio-lunga.
……Tenuta di Fessina, questo sconosciuto. ?!?
2012 non ho ancora bevuto nulla. Di A Puddara 2011 abbiamo parlato qui http://wp.me/p2Phwy-1ai