Sabato sera. Fuori nevica. La casa è calda di amici che mettono in crisi la nostra scorta di vino. Il tempo passa in fretta e gli amici se ne vanno, si spengono le luci ma, accidenti, un portalampada mi resta tra le mani in frantumi, irrimediabilmente rovinato.
Domenica verso mezzogiorno. Abbiamo rassettato la casa e fuori piove. Le strade sono un misto di acqua sporca e qualcosa che assomiglia vagamente alla granita al caffè. Lei decide che è il momento di andare all’Ikea per sostituire il galeotto portalampada. Ovviamente obbedisco. Dopo un paio d’ore eccomi in coda alla cassa. E’ il mio turno ma l’occhio cade alla mia sinistra, su una lavagnetta posta sopra una pila di quelle che sembrano proprio bottiglie di vino da 75 cl.
Leggo testualmente : “Vino analcolico – aroma Mela”. Prezzo attorno ai due euro se non ricordo male. Vorrei vederci più chiaro ma non posso perdere il mio turno alla cassa. Esco e mi rimetto sulla via di casa. In coda in tangenziale, non riesco a non domandarmi come mai quelli della repressione frodi passino il tempo dai vari Bulzoni, Stefano Bellotti ecc…
Sbaglio a pormi certe domande?
Il vino dealcolato sa di mela. All’estero è molto usato.
In realtà il cartello che hai visto in Italia dovrebbe essere illegale. Non si può chiamare vino una bevanda all’aroma di mela.
Mio caro, se dovessimo dichiarare illegali tutte le bevande all’aroma di vino che fine farebbero le guide?
@Mauro Caroli, E’ proprio quello il dilemma amletico. Qualcuno ha pagato caro per molto meno.
Per chi non lo sapesse Nic Marsel è il nostro arguto Nicola Cereda
Caro Massimiliano, grazie per l’ospitalità 🙂
@Nic Marsél, Noi all’università di Milano stiamo sperimentando dei test rapidi per la valutazione del vino. Si possono identificare la maggior parte delle molecole legali o illegali. Tra poche settimane faremo dei test su bottiglie prelevate allo scaffale. Sono sicuro che non servirà a nulla, ma vale la pena di provare.
@Mauro Caroli, sebbene non sia, per inclinazione, destinato ad una carriera nei NAS 🙂 questo test mi incuriosice parecchio.Sarebbe interessante se potessi fornire qualche dettaglio sulla tipologia di analisi che andrete ad effettuare. Stay tuned!
@Nic Marsél, neanche io carriera nei nas. Appena potrò sarete informati 😉
Non sei, per inclinazione, destinato ad una carriera nei NAS non perchè tu faccia il sofisticatore di professione
Ovviamente. Intendevo dire che preferisco indagare, riferire, condividere e godere della virtù piuttosto che far parte dell’inquisizione. Nella speranza che ciò non urti eccessivamente il Pontifex Maximus 🙂
@Nic Marsél, Non turba la mia beatitudine 😉
Spero che tu abbia fatto una denuncia ai NAS, altrimenti questo post è polemica sterile.
@Roberto, No, forse mi sono spiegato male. Non c’è alcuna denuncia da fare.
Noi siamo un picolissimo gruppo di persone che, in modo interdisciplinare, sta studiando un piccolo kit di analisi a basso costo. Come dicevo nel commento prima, è ancora in fase di sperimentazione. Nessuna analisi è stata fatta, non generare allarmi inutili.
Noi stiamo lavorando a un prodotto da commercializzare, a costi contenuti, per aziende e privati, che può fare molteplici tipi di analisi. Ancora però abbiamo difficoltà per la giusta taratura, diciamo così. Dobbiamo trovare il giusto punto di sensibilità per avere il numero più basso di falsi negativi senza perdere in accuratezza. Tutto qua 😉
Sig.ri, credo che il significato originale del post di Nicola riguardi il cartello che pubblicizzava “Vino analcolico – aroma mela”, in relazione ai recenti interventi della repressione frodi presso l’enoteca Bulzoni che esponeva un cartello con scritto “Vino naturale”.
Le analisi lasciamole da parte 😉
caro nic, al di là delle diatribe italiane sull’argomento, ti (ri)invito nelle mie care Filippine per assaggiare pregiati vini d’annata alla banana, al mango, alla papaya….