Se sia più grave svuotare botti o rubare uva: il furto a Giuseppe Russo

Giovane e intraprendente vignaiolo, Giuseppe Russo si è imposto in poco tempo come una delle figure emergenti del territorio etneo. Tra domenica e lunedì mattina è stato depredato di quasi 50 quintali d’uva.

Per un piccolo vignaiolo è un danno di notevole entità, perché vanifica sforzi e spese sostenute, e incide su circa un terzo della produzione complessiva.
Le dinamiche dei furti d’uva sono certamente diverse e non assimilabili a quanto accaduto a Mannino a Pantelleria e a Soldera a Montalcino, perché in quei casi l’intento era solo di provocare un danno economico.

In questo caso il furto ha come obiettivo l’accaparramento di uva e la produzione di vino. Tutta quest’uva che fine ha fatto?

O è stata venduta (ipotesi più probabile) o è stata usata per la produzione di vino.
Investigatori, datevi da fare!

fonte cronachedigusto.it

 

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