E’ stato proprogato fino a giugno 2013, con decreto del Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania, lo stop dell’autorizzazione all’impiego di sementi di mais trattate con prodotti fitosanitari contenenti neonicotinoidi.
I neonicotinoidi si sono rivelati la principale causa del fenomeno noto come “colony collapse disorder” (CCD) che da alcuni anni decima la popolazione di api da allevamento e selvatiche.
Avevamo già scritto qui dei risultati degli studi condotti dallo European Food Safety Authority (EFSA), che dimostravano una correlazione tra moria delle api e insetticidi appartenenti alla famiglia dei neonicotinoidi.
Questa, però, è una vittoria solo in parte, perché ancora non è prevista la messa al bando di tutti i neonicotinoidi, sia sul territorio nazionale che in Europa.
La Commissione Ue ha proposto ieri ai rappresentanti dei 27 Stati membri di sospendere per 2 anni, a partire da luglio 2013, l’uso dei tre pesticidi clothianidin, imidacloprid e thiametoxam per le produzioni che attirano le api (mais, colza, girasole e cotone). Soluzione che appare comunque a scienziati e apicoltori parziale e limitata.