Ricordiamo tutti le indagini che nel 2008 dimostrarono che alcune aziende mescolavano Merlot al Brunello di Montalcino. E ricordiamo anche lo strascico di polemiche che seguirono.
All’epoca patteggiarono, ammettendo il fatto, le seguenti aziende vinicole: Antinori, Banfi, Pian delle Vigne, Casanova di Neri, Agricola Centolani e Fattoria dei Barbi.
L’unico che non accettò il patteggiamento proclamandosi innocente è stato proprio Giampiero Pazzaglia, ed oggi il Tribunale gli ha dato ragione.
Patteggiarono anche l’allora Direttore del Consorzio del Brunello di Montalcino Campatelli (16 mesi di reclusione), e l’ex presidente Fanti (12 mesi di reclusione).
Sicuramente meritevoli di segnalazione, e a posteriori vere chicche da incorniciare, sono due aneddoti a corollario delle indagini.
Il Brunello Tenuta Nuova 2001 di Casanova di Neri, azienda che ha ammesso i fatti contestati, che nel 2006 era stato premiato dalla famosa rivista americana Wine Spectator come “Miglior vino del mondo”
http://www.winenews.it/index.php?c=detail&id=9374&dc=15
Daniele Cernilli, all’epoca Direttore del Gambero Rosso, che pubblicamente affermava: “Nessun produttore ha declassato i suoi Brunello perché è stato provato che li avesse tagliati con altri vitigni. Su questo non ci sono prove ed il sistema analitico proposto per fare luce sulla questione, non è stato ritenuto attendibile… Neri (Giacomo Neri, Azienda Casanova di Neri), che ho raggiunto telefonicamente a New York, mi ha detto che lui è stato scagionato senza dover declassare nulla… aveva fatto a suo tempo un comunicato dichiarando il proprio proscioglimento, e questo continua a sostenere con forza”, affermazioni clamorosamente smentite dall’esito delle indagini.
http://www.gamberorosso.it/grforum/viewtopic.php?f=13&t=86483&p=767454#p767454
Questo dimostra quale sia l’attendibilità dei Grandi Premi dati dalle Grandi Riviste (o dalla Grandi Associazioni). Tutto Grande…
@GiancarloG, non credo che tutti i premi siano inattendibili. Il giornalismo divulgativo, quello serio, si basa anche sulle valutazioni delle riviste specializzate e delle giurie dei concorsi.
Il fatto che ci sia stato un errore valutativo non significa che possiamo generalizzare e fare di tutta l’erba un fascio.
Per correttezza preciso che il commento di Daniele Cernilli sul forum del Gambero Rosso, che cito tra virgolette, è stato cancellato dagli amministratori del forum.
Ho tratto commento e link da questo bellissimo articolo di Gian Luca Mazzella sul Fatto Quotidiano
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/10/12/disinformazione-l%E2%80%99affare-brunello-i-parte/71194/
Lascio il link al forum del GR solo per motivi legali, di possibile disconoscimento della fonte.
Confesso che rileggre questa lista di aziende che hanno patteggiato (proclamandosi colpevoli) mi fa parecchia impressione.
A volte tenere viva la memoria male non fa.
Anche perché si comprende come certe iperattività apparentemente compulsive su internet in realtà dipandano dalla voglia di rifarsi una verginità. O di far dimenticare, o di confondere.
La cosa strana è che ancora oggi non si parla di analisi del DNA per verificare le uve usate per vinificare, ma di strane analisi sugli antociani, che sono sicuramente poco attendibili.
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P.S. anche Cernilli mi ha risposto, su FB. Ma non qui 🙂