Ogni anno, in prossimità della maturazione completa dell’uva le vigne si tingono di spettacolari colori.
Ebbene si, ammetto che per me è un fenomeno irresistibile, magico, starei ore a guardare l’uva in questa fase promiscua di colorazione.
La definizione che ci fornisce wikipedia per la parola “invaiatura” è meno poetica: “L’invaiatura, in botanica e agronomia, è una fase fenologica della maturazione dei frutti, in corrispondenza della quale avviene il viraggio di colore dell’epicarpo”, dove per epicarpo si intende la buccia dell’acino.
Fino a questo stadio di maturazione il colore dell’acino è solo quello verde della clorofilla, successivamente si accumulano gli antociani nelle uve nere, e i carotenoidi in quelle bianche, donando sfumature di colore inimmaginabili.
Queste foto sono state pubblicate da due vignaiole italiane, Elena Conti di Cantine del Castello Conti e Elisa Mazzavillani di Vini Marta Valpiani, per ricordarci, come ogni anno, l’invaiatura delle uve: ve le ripropongo.
A me questo periodo nella vigna non piace. Mi ricorda quando da bambino studiavo ogni giorno i grappoli in attesa che fossero pronti da cogliere. L’uva la volevo allora, in piena estate, in piena vacanza, ma quell’impunita maturava a una lentezza estenuante. Mi sembrava che non ci fosse tempo da peredere e invece quei grappoli se ne fregavano. Che nervi.
Non ti preoccupare, il clima sta cambiando. Adesso si vendemmia ad agosto 😉