In confronto Ciriaco de Mita era un maestro di dizione (e non di Dizeana). Si avvia verso la fine questo psicodramma a cavallo tra “Carràmba! Che sorpresa” e “La prova del cuoco”. Tra lacrime e angosce, casalinghe con Harem, esibizioniste con le labbra perennemente schiuse :-O
Devo ammettere che sono un fan di Masterchef, nonostante i suoi eccessi e le scelte editoriali volte a vivacizzare la trasmissione. Certo pensare che questi sono gli chef dilettanti più bravi d’Italia è un po’ dura.
La psicologa psicolabile, la tizia che i piatti le parlano “Cosa ci prepari? Non lo so… sto ad ascoltare gli ingredienti, vediamo cosa mi raccontano”, la napoletana procace (non deve mancare mai, ogni anno, ste napoletane abbondanti fanno sangue), er coatto villoso (glie preparo na’ matriciana…).
La Mariangela Melato meneghina che “da la pannocchia” al barbuto Giancarlo Giannini delle cucine: questa mi è piaciuta veramente tanto tanto tanto, fa molto Wertmüller.
Il simpaticissimo lavapiatti, sicuramente la figura più bella del programma, ma soprattutto lui… Maurizio!
Maurizio, quale scoperta, un vero talento. Come farà Maurizio, un dilettante, a cucinare così bene? Qual è il suo ingrediente segreto?
Noi lo abbiamo scoperto per voi:
Brett! Sudore di cavallo. Eh si, lo abbiamo cuccato con le nostre analisi video slow motion, abbiamo le prove. Con un panno intriso di sudore di cavallo fa finta di asciugarsi il volto mentre in realtà spande il pregiato nettare sulla sua pelle vellutata. Poi quando nessuno lo guarda, lemme lemme, fa gocciolare il prezioso aroma naturale nei piatti.
Ho ancora in mente l’immagine di Cracco che assaggia, si blocca, lo guarda dritto negli occhi e dice una sola parola: “buono”.
* (Fammi copiare, Tiziana)
Fantastico!…?
Vero!!!!!
Gran bel pezzo, complimenti!
E’ lui che se l’è presa la pannocchia. Mica gliel’ho data io…
E tu denuncialo 😉