Mosto concentrato dentro ai Wine Kit per il vino fai da te. Lo stesso utilizzato in enologia

Le recenti notizie sulle indagini che hanno scoperchiato i Wine Kit per il vino fai da te non ci dicono però qual è l’ingrediente fondamentale di questo vino fatto in casa. Non polverine miracolose ma mosto concentrato, lo stesso che si usa anche in cantina.

Noi siamo stati i secondi (dopo Striscia la notizia) a parlare di questi kit, nel 2012 in questo post.

Dalle immagini si vede chiaramente che l’ingrediente principale è una busta in plastica contenente mosto concentrato. Lo stesso additivo consentito per legge durante le fasi di vinificazione.

Molti non sanno infatti che è consentito usare mosto concentrato nei nostri vini per aumentarne il grado alcolico. Questo procedimento è legale ed ampiamente usato.

Il mosto concentrato viene prodotto per concentrazione a freddo del mosto fresco, e venduto da diverse aziende italiane. Nei Wine Kit si indica la corretta diluizione con acqua del mosto concentrato, e si mette a disposizione dell’acquirente una busta di lieviti selezionati con cui innescare la fermentazione: gli stessi metodi usati dall’industria enotecnica.

La domanda che sorge spontanea è chi riforniva di mosto concentrato i produttori di Wine Kit, e se verremo mai a sapere i nomi delle aziende produttrici di mosto concentrato in combutta con i falsificatori.

 

7 thoughts on “Mosto concentrato dentro ai Wine Kit per il vino fai da te. Lo stesso utilizzato in enologia

  1. gianluigi zaramella

    anche la produzione 2014 avra bisogno di concentrati altrimenti i vini non riusciranno ad arrivare al grado di vendita commerciale, tanti diranno che non e vero ma se fossero nel mondo delle cantine tutti i giorni come il sottoscritto vedrebbero quello che succede, dove l uva ha avuto tanti problemi.

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    1. Massimiliano Montes

      @gianluigi zaramella, in effetti in Sicilia si è tutto sommato fortunati. Ci sono zone del Nord devastate.

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  2. Giuliano Paulin

    Se sapessimo fare marketing come i Francesi,in una annata come questa,dovremmo avere il coraggio di dire “non c’e’ produzione” acquisteremmo punti e serieta’ nel mondo…non continuare a dire che c’e’ una buona qualita’!!!!!!!!!

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    1. Massimiliano Montes Post author

      @Giuliano Paulin, hai ragione, però farei un distinguo. L’uso di zuccheraggio (perché questo è l’MCR) in stagioni terribili può essere giustificato.
      L’uso sistematico di mosto concentrato o MCR anche in annate favorevoli per mantenere una gradazione “di targa” di 14,5° è per me pura follia.
      Basta girare per enoteche e vedere i nomi commerciali più famosi (quelli da milioni di bottiglie) i cui vini hanno, anno dopo anno, sempre lo stesso identico grado alcolico. Sono palesemente vini aggiustati, e non credo solo per l’alcol…

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  3. Giuliano Paulin

    @Massimiliano Montes, hai ragione,ma ora io lavoro in una grossa cantina a 10 km. da Vienna (470.000 hl.) qui hanno il Silos per lo zucchero,cmq la produzione media ad ha e’ di 90 q.li . La vendemmia inizia il 10 settembre con uva sanissima. Mi sa che dobbiamo rivedere qualcosa in Italia

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  4. Eretico Enoico

    Oggi ero in Monferrato da un amico produttore che diradava,puliva,uccideva e si faceva un c…tanto MA non ha mai pensato di usare chimica e correzioni. Assaggiavamo acini di Barbera,Ruche’,Grignolino e Dolcetto ,alcuni ottimi altri molto meno. Non sarà l’annata 2013 e non si faranno alcuni vini ed altri si faranno diversi …saranno i vini di questa annata ed io come altri clienti li abbiamo già prenotati perché abbiamo visto come la vigna e’ stata accudita e che sacrifici ha dovuto subire in termini di perdite e malattie ,nonostante ciò la natura e la perizia leale del vignaiolo ci regaleranno un racconto emozionale gustolfattivo.Il vino e’ anche poesia,e’l’uomo ,e’ vivo e senza difetti può essere buono o meno ma resta una gioia ,le gioie si comprano con piacere. Il vino di fabbrica ,fornisce lavoro ,fatturati e quindi non può accettare ne la natura ne alti e bassi …ma non offre la stessa gioia per cui avrei pagato come il vino di cui sopra.
    Il mondo del vino sta cambiando e gli imprenditori produttori che capiranno ciò finiranno per primeggiare sia in gioie che in fatturati,

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    1. Massimiliano Montes Post author

      @Eretico Enoico, chi lavora con sacrifici per avere un uva e un vino migliore va sempre premiato.

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