Presentazione ufficiale per il nuovo nato di casa Spadafora lunedì 14 ottobre presso l’Enoteca Picone di Palermo.
Con il sottotitolo de “I miei primi 20 anni” Francesco Spadafora festeggia venti anni della sua gestione aziendale e l’attuale svolta, il suo primo vino naturale: un Syrah prodotto da uve biologiche, con fermentazione spontanea, non filtrato, senza solforosa aggiunta, senza additivi né coadiuvanti enotecnici.
Quando un vignaiolo che è anche un imprenditore, ovvero rischia del proprio, decide di provare, di sperimentare qualcosa che va controcorrente rispetto alle tendenze enologiche degli ultimi venti anni, va premiato.
Les jeux sont faits è una piccola impresa, un monumento, un simbolo.
Non solo al vino naturale, ma al novello Ulisse che decide di varcare le colonne d’Ercole.
Oggi l’Azienda Spadafora in Sicilia è un riferimento. Rappresenta un mondo enoico che ha deciso di cambiare, di ritornare al passato.
Un produttore convenzionale che prova a fare un vino naturale è simbolicamente più importante di coloro che della produzione naturale fanno già una bandiera.
Il mio sogno è che questo sia solo l’inizio, e che tanti produttori provino e sperimentino. Il mercato è pronto, chiede un altro vino rispetto a quello plastificato dell’enologia moderna.
C’è bisogno di un ritorno ai grandi vini del passato, alle prime annate storiche di Rosso del Conte fermentato spontaneamente, senza inoculo. Primo grande vino vero siciliano.
Intanto lunedì sera godiamoci quest’anteprima.
Lunedi 14 ottobre alle ore 19,30 presso l’Enoteca Picone, in via Guglielmo Marconi 36, Francesco Spadafora presenterà in anteprima nazionale il suo ultimo nato: ” Les jeux sont faits”. In abbinamento si potrà gustare il piu’ goloso e tradizionale dei fritti siciliani: l’arancina. Il costo della serata è 12,00 euro.
https://www.facebook.com/events/1414797068748386
Enoteca Picone
Via Marconi 36 – 90141 Palermo
Tel. 091 331300 Fax 091 589797
info@enotecapicone.com
http://www.enotecapicone.com
Peccato che non verrà più riproposto però!
@Alessandro, e invece no! E’ proprio una svolta. Gia ora la metà dei vini di Francesco sono da fermentazione spontanea, e lui si riserva di modificare completamente l’assetto aziendale nel giro di un paio di anni: niente inoculo, sempre meno solforosa, nessun additivo o coadiuvante enotecnico.
Lo puoi sentire dalla sua stessa voce 🙂
http://spadafora.com/it/vini/les-jeux-sont-faits.php
@Massimiliano Montes, ieri sera dopo aver letto l’articolo sono subito andato a dare uno sguardo sul blog di Spadofora ed ho letto il seguente commento riguardante il suo syrah:
Francesco
28/08/2013 – 09:52
I miei primi vent’anni / / 1993 la prima vendemmia e 2013, venti anni dopo, “Les jeux sont faits”. Ne é passato di tempo, di acqua, di sole e di vento.
Ho perso l’affetto di mio fratello Giampiero e di mio padre, a cui ho dedicato “Don Pietro”. Assaporo la vita e i suoi momenti meravigliosi dedicando a mia figlia il nostro primo spumante naturale “Enrica Spadafora”.
Ora, dedico “Les jeux sont faits” a chi vive l’Azienda, a mia madre, a mio fratello Giuseppe; lo dedico anche a me, perché vi sono racchiuse tutte le prove, i dubbi e le conferme del nostro lavoro.
È una bottiglia unica e speciale, che non verrá mai piú riproposta. Syrah che ha fermentato spontaneamente, senza solfiti aggiunti, non filtrato, Syrah, che mi ha segnato e che vorrò bere per i prossimi vent’anni.
Francesco Spadafora
comunque poco importa se riproporrà o meno questo syrah l’importante è che come mi hai fatto notare con il tuo link è che la politica aziendale si sia spostata verso lidi naturali ,e noi consumatori non possiamo che apprezzare questa svolta.Grazie!
@Alessandro, si hai ragione. Questa bottiglia, con quest’etichetta, è sicuramente unica. Il suo Syrah di quest’anno però è anch’esso da fermentazione spontanea con bassissime dosi di solforosa.
L’importante è provare a frenare la deriva enologica che negli ultimi anni ha profondamente snaturato il vino come lo conoscevamo.
E il nostro lavoro, di blogger ma anche di commentatori, è importantissimo in questo senso.
“C’è bisogno di un ritorno ai grandi vini del passato, alle prime annate storiche di Rosso del Conte fermentato spontaneamente, senza inoculo. Primo grande vino vero siciliano”. E’ stato davvero (almeno per me che allora, 40 anni fa, vivevo a Milano) una scoperta eccezionale e ci passammo tutti la parola, tanto che nelle enoteche fu esaurito subito.