La rubrica del gusto: Tagliatelle di farro con edamame, bottarga di tonno e pomodori confit

Inizia oggi la nostra rubrica settimanale del gusto. Bianca Celano di QQucina ci proporrà una ricetta, con il suo inconfondibile stile, sintesi di creatività e territorio. Io cercherò di abbinare al piatto due vini: una proposta territoriale ed una creativa.

Il pensiero gastronomico di Bianca Celano.

“Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene”
Virginia Wolf

Edamame questo sconosciuto!!! Confesso che ho cominciato ad apprezzare questi fagioli verdi di soia in baccello, snack molto popolare nella cucina giapponese (e cinese), solo da qualche anno, contestualmente all’amore per il cibo giapponese.

Infatti, l’incontro tra il mio palato ed il Giappone avvenne anni fa in quel di New York, esattamente al Nobu Restaurant, e da allora…non ci siamo più lasciati! Tornando all’ingrediente in questione, come dicevo, non c’è cena a base di sushi e sashimi che non faccio iniziare con il “mangiucchiare” l’edamame (li consiglio vivamente come anti-stress). Qualche giorno fa riflettevo sulla similitudine tra questa soia e le favette fresche che a volte ho abbinato alla bottarga di tonno. Voglio fare una prova, così mi reco da Cristaldi , negozio dalle mille specialità alimentari, e mentre saluto Roberto, un sorriso “a trentadue denti” mi coglie,guardando oltre le sue spalle intravedo una confezione di edamame..surgelati ma va bene così (non saprei proprio dove acquistarli freschi), trovo anche della menta fresca e la bottarga di tonno dall’ottima qualità siciliana, per fortuna perché avevo finito la mia personale scorta che acquisto direttamente da Trapani.

Arrivata a casa cerco in dispensa un formato di pasta che mi possa convincere, e la mia scelta cade sulle tagliatelle di farro bio.

Ingredienti (dosi per 4 persone)

Tagliatelle di farro 400 gr.
Edamame 500 gr.
Menta 60 gr.
Datterini confit  (pomodorini 100 gr.,zucchero a velo,timo)
Bottarga
Sale al limone
Sale e pepe qb
Olio evo

1) Lessare in acqua e sale i fagioli di soia, estrarli dal baccello.

edamame

Edamame

2) Tagliare i pomodorini,distribuirli su placca ricoperta da carta forno, cospargere di zucchero a velo, sale e foglie di timo fresche, quindi farli cuocere in forno per circa 1 ora a 90°C.

3) Cuocere la pasta, nel frattempo preparare un pesto frullando metà degli edamame, la menta, sale al limone ed una punta di aglio, se necessario aggiungere un po’ di acqua di cottura della pasta.

Edamame menta e sale al limone

Edamame, menta e sale al limone

4) Far rosolare uno spicchio di aglio in camicia con un po’ di olio evo, versare l’altra metà di edamame, e far finire in padella la cottura delle tagliatelle, amalgamando sempre con un po’ della loro acqua se necessario, aggiungere il pesto preparato e successivamente i datterini confit.

5) Impiattare e condire affettando la bottarga di tonno.

Edamame e bottarga

Edamame e bottarga

 

Il pensiero di vino di Massimiliano Montes.

La sapidità equilibrata del piatto necessita di un bianco che abbia una sua personalità, e non si lasci sovrastare dall’aroma marino della bottarga. La pastosità dei pomodorini confit e le erbe mediterranee richiedono infine una retrolfazione aromatica campestre e di ginestra, con ricordi mercaptanici.

Abbinamento territoriale: Isolano 2010 Valdibella.
Catarratto extra lucido 100%, da coltivazione biologica, viene vinificato naturalmente, con fermentazione spontanea senza inoculo di lieviti selezionati, e lasciato a macerare sulle bucce per 10-12 giorni.  Giallo dorato non completamente trasparente (è un vino non filtrato), richiama i profumi della macchia mediterranea tra la primavera e l’estate. Di acidità equilibrata e non elevata, alla retrolfazione ha sentori vagamente muschiati e di sottobosco. La persistenza è lunga con ritorni ai profumi mediterranei.
http://www.valdibella.com/index.php

Isolano Valdibella

Isolano Valdibella

Abbinamento creativo: Bellotti bianco 2010.
Cortese 100%, da coltivazione biodinamica, vinificato naturalmente con fermentazione spontanea senza inoculo di lieviti selezionati, non macerato, viene vinificato e affinato per 11 mesi in grandi botti di acacia, chiarificato per decantazione e filtrato leggermente all’imbottigliamento. Di colore giallo dorato intenso, è un vino di sicura personalità. Ha un naso coinvolgente che ricorda la frutta gialla ed i fiori di campo, dopo l’apertura i profumi si arricchiscono di frutta secca (prevalentemente noce) e datteri. Di acidità equilibrata e non elevata, ha una lunga persistenza con ricordi di frutta secca.
http://www.cascinadegliulivi.it/

Bellotti bianco

Bellotti bianco

 

 

13 thoughts on “La rubrica del gusto: Tagliatelle di farro con edamame, bottarga di tonno e pomodori confit

  1. Bianca

    Sono davvero molto lusingata e felice della nostra collaborazione. Il tuo blog, Massimiliano, devo ammettere che è mi aveva già incuriosito ed attratto, e ne approfitto per farti pubblicamente i complimenti. Per quanto riguarda gli abbinamenti, confesso di non averli bevuti , ma dalla descrizione sposo di più l’Isolano 2010, anche perchè leggo “ha sentori vagamente muschiati e di sottobosco” e questi sono i requisiti che spesso cerco nel vino (rispetto ad un fruttato).
    Ancora grazie 🙂

    Reply
    1. Massimiliano Montes

      Ti farò provare al più presto il Bellotti bianco, che è un grande vino, e credo si sposi molto bene con il piatto 😉

      Reply
  2. Patrizia

    Ciao Bianca, bentrovata 🙂
    Che bella ricetta, interessante e molto articolata.@Massimiliano, bella sfida l’abbinamento! Non sono molto d’accordo sull’abbinamento. I vini che hai scelto, non penso riescano a contrastare la spiccata tendenza dolce del piatto (fagioli di soia, pasta e pomodori appassiti con lo zucchero), nonostante Bianca sapientemente abbia inserito la bottarga per smorzare un pò di tendenza dolce, il vino, temo non abbia le caratteristiche ideali per questa preparazione, troppe “morbidezze”presenti nel piatto che andrebbero contrastate dalla “durezza” presente nel vino, in questo caso,opterei per un vino con spiccata sapidità e/o effervescenza.

    Reply
      1. Patrizia

        @Massimiliano Montes, questo piatto potrebbe sposarsi con uno di quei riesling di cui parlavi in uno dei tuoi articoli.
        Oppure un vino particolare, il “Brut Contadino” di Ciro Picariello, fiano.

        P.S. se non casca per l’ennesima volta la connessione, tengo a dirti che non sono abbastanza forbita in etichette di vino naturale 😉

        Reply
    1. bianca celano

      @Patrizia,
      ciao Patrizia, grazie per i complimenti.
      In effetti il piatto presenta diverse “dolcezze” , compresa quella delle tagliatelle di farro, per questo per dare sapidità ho aggiunto la bottarga di tonno! Per quanto riguarda l’abbinamento, mi è piaciuto! Ma devo confessare che ho sempre avuto un debole per le bollicine, ed un ottimo riesling lo apprezzerei!….adesso Massimiliano mi rimprovererà

      Reply
    1. Massimiliano Montes

      @Rob, note ossidative un po’ troppo marcate… ci stanno con la bottarga?

      Reply
  3. Davide Marrale

    Ma scusa, Massimo, ma che c’azzecca il ricordo mercaptanico?(Non mi rispondere” capisci a me”.

    Reply
    1. Massimiliano Montes

      @Davide Marrale, la ginestra e la macchia mediterranea 🙂
      Non ti rispondo, rimettiti che dobbiamo bere e mangiare!

      Reply

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *