La cena-degustazione del 24 aprile: il Moscato d’Asti con le ostriche? Ma te sei pazzo?

E un bianco macerato con un predessert al formaggio. Volontà di stupire? Forse, ma più che altro volontà di scoprire. Nuovi vini e nuovi aromi.

Con Fabio De Luca, Chef del Ristorante Villa Clelia, abbiamo studiato un menu fuori dagli schemi. Un percorso che apparentemente rompe alcune regole convenzionali, creato quasi ad occhi chiusi, pensando e immaginando accostamenti e sinergie.

Rottura apparente, che dovrebbe essere invece un punto di fusione diverso, dove il vino e il cibo insieme generano una simbiosi superiore di emozioni e godimento.

Un “fil rouge” che lega un percorso di vino, e i piatti che magicamente completano aromi, profumi e sapori.

Così nasce l’ostrica con sorbetto di melone e centrifugato d’anguria servita insieme al Moscato d’Asti di Bera, dove il dolce e le note ossidative rincorrono la frutta e il mare. O il cosciotto d’anatra confit con frutti di bosco accompagnato da un sottile Nerello Mascalese in annata 2009, piovosa ma elegante e raffinata.

Oppure il predessert di tomino di capra, polvere di cannolo e marmellata di arance insieme al Saray 2009 di Porta del Vento, con i suoi profumi di albicocca e scorza d’arancia.

Il Moscato d’Asti di Bera è uno dei pochi da uve Moscato Bianco “di Canelli” coltivate in biologico e vinificato tradizionalmente con fermentazioni naturali. Le sue sottili note ossidative si accompagnano bene con i profumi dell’ostrica, la sua dolcezza si lega con la particolare guarnizione con cui verrà servito il frutto di mare. Una sorpresa tutta da gustare.

Il Trebbiano 2012 di Francesco Guccione è un vino prodotto da vigneti in biodinamica alle porte di Palermo e vinificato naturalmente, delicato e lievemente fruttato servirà ad accompagnare il percorso gustativo verso note più austere.

Il Cala Cala di Calabretta è una Cuvée di diverse annate, prevalentemente 2009, di Nerello Mascalese del versante nord dell’Etna, assemblate per ottenere il miglior risultato in termini di eleganza e bevibilità.

Il Saray 2009 di Porta del Vento è vinificato con una macerazione di 45 giorni del mosto-vino con le sue bucce. Da uve Catarratto coltivate a Camporeale, con le sue note di albicocca e scorza di arancia accompagnerà il predessert.

Il Recioto di Gambellara 2009 La Biancara è un piccolo miracolo di gioiosa bontà e vinificazione in perfetta naturalità. Da uve appassite di Garganega, Angiolino Maule è riuscito ad ottenere un grande vino dolce praticamente a zero solforosa.

La cena si svolgerà giovedì 24 aprile presso il Ristorante Villa Clelia, in via Carbone 26 a Palermo.
La degustazione dei vini sarà guidata, i piatti saranno introdotti dallo Chef. Il costo è di 45 euro a persona. Per prenotare inviare una email a eventi@gustodivino.it

Di seguito il menu completo e i vini in abbinamento:

Ostrica con sorbetto di melone e centrifugato d’anguria
Moscato d’Asti Bera

Tortino di filetto di Mupa su vellutata di piselli e croccante di guanciale
Trebbiano 2012 Francesco Guccione

Vento d’oriente, risotto ai profumi di arancia con ricordi di spezie
Cala Cala 2009 Calabretta

Cosciotto d’anatra confit ai frutti di bosco
Cala Cala 2009 Calabretta

Tomino di capra, polvere di cannolo e marmellata di arance amare
Saray 2009 Porta del Vento

Semifreddo d’uva con lingue di gatto (cialdine di pastafrolla), zucca candita disidratata e una salsina al frutto della passione
Recioto di Gambellara 2009 La Biancara

 

Ristorante Villa Clelia
Via Carbone, 26
90151 Palermo
Tel. 0916841863

 

 

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