E ora ViViT!

Una galleria di immagini delle giornate del ViViT, la manifestazione di vini naturali al padiglione 11 del Vinitaly conclusasi ieri sera.

 

9 thoughts on “E ora ViViT!

  1. Patrizia

    Molto delusa, notevole il disagio che ho avuto nel raggiungere il Vivit.
    Nessuno, e dico NESSUNO degli addetti e/o personale all’interno della fiera è stato in grado d’indicarmi la precisa posizione del padiglione. La totale assenza di mappe cartacee, avrei voluto acquistarne una anche a peso d’oro, ma niente. Ho dovuto usare la logica sapendo di trovarlo all’ undici, sono andata in cerca del padiglione dieci che era ben in vista, mi sono infilata in un edificio successivo totalmente anonimo sperando fosse proprio l’undici. Infatti era lui! In fondo stipati e bloccati da personale inesperto che riferiva la momentanea assenza di calici, una coda interminabile di gente imbufalita (ho la foto a documentare il tutto) per l’attesa e il caldo asfissiante. Finalmente riesco ad entrare, e…vabbè vabbè il naturale, il padiglione destinatogli era proprio rurale, spazi a disposizione per la degustazione del vino limitato al nulla, con la mia borsa ho urtato una bottiglia involontariamente, per fortuna era d’acqua e vuota, li dentro si respirava un aria di…(spero non mi fraintendiate) “quarantena”! Ai produttori è stato concesso appena lo spazio per respirare. Spero mi leggano o che qualcuno abbia riferito all’organizzazione VINITAY. Benché si siano davvero impegnati per metterli all’angolo, sperando cosi di scoraggiare i visitatori con tutti i loro subdoli tentativi, da quel che ho visto, l’intento non è andato a buon fine, perché i produttori, tutti, si sono prodigati con affabilità, accoglienza, sorrisi e disponibilità, nei confronti di tutti noi interessati al loro vino e al loro lavoro, per questo li ringrazio sentitamente tutti.

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    1. Massimiliano Montes Post author

      Si Patrizia, però considera che l’anno scorso forse era ancora peggio.
      Quest’anno il tetto alto e l’ampio padiglione che li ospitava ha evitato caldo e puzze 🙂
      Il prossimo anno sicuramente andrà meglio, d’altro canto è una manifestazione giovane ancora in fase di rodaggio.

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  2. Patrizia

    …giovane e in fase di rodaggio.
    Certamente @Massimiliano, ma non sono buone giustificazioni, i produttori pagano per esporre, neppure poi cosi poco, appunto perchè ancora giovane e in rodaggio dovrebbero avere quanto di meglio serva per dare una buona impressione al visitatore e non quelle buvette ridicole e improponibili. L’unica puzza che sento è quella di boicottaggio.
    Ma questa è solo una mia opinione 🙂
    Ciao.

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    1. Maria Grazia

      @Patrizia, Non so in quale giornata lei sia stata a Vivit. Io non ho avuto le sue impressioni, benchè abbia deciso di spostare la mia visita dal pomeriggio al mattino successivo, visto l’afflusso. Strano che non abbia facilmente trovato iil padiglione 11. Sia all’entrata della Fiera che lungo i viali erano ben visibili mappe complete di tutta l’area, con indicato il padiglione 11 del Vivit.
      Se fosse stata al Vivit dell’anno scorso le garantisco che avrebbe avuto veramente di che lamentarsi. Decisamente troppo strette le postazioni, aria irrespirabile. E’ vero che la recinzione gialla dell’area dava un po’ il senso della riserva indiana, ma io ho trovato agevole lo spazio ( al mattino del mercoledì). Per il caldo direi che c’erano padiglioni ben più roventi di quello. Comunque sia, l’anno prossimo avremo un intero padiglione riservato al Vinitaly Bio, quindi non mancherà lo spazio e sarà ben visibile.

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      1. Patrizia

        Buon giorno @Maria Grazia, io sono stata al Vivit il giorno prima del suo, benché i nostri punti di vista siano differenti, sono lieta che lei mi abbia risposto, la sua rassicurazione per l’anno prossimo mi rallegra animandomi di curiosità.
        Colgo l’occasione per inviarle i miei più cordiali saluti,
        Patrizia

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  3. Nic Marsél

    Ma qui ci sono anche dei gran brutti ceffi 😉 E’ stato bello incontrarti Massimiliano 🙂 Impagabile la chiacchierata con Stefano Bellotti

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  4. Giovanni Gianni Borella

    Cara Patrizia – perdonaci per la puzza, la ressa e, comunque, grazie per i sorrisi.
    Al di là dei tuoi commenti, ViViT é stato l’evento (forse) più dinamico di tutto il VINITALY.
    Vi partecipo per la seconda volta. Per la seconda volta mi accontento del piccolo tavolo concesso, in mezzo a un branco di vignaioli sinceri e consapevoli di occupare un lembo di spazio, quale terra di missione, perché missione é la nostra partecipazione, più didattica che commerciale, perche
    missionari ci sentiamo nel aprirvi le nostre cantine, svelarvi i segreti che dalla vigna al calice portano alla
    scoperta del rito di vino. Scusa il poco, il disagio e gli olezzi, ma se nella fragranza dei nostri vini non
    hai scoperto l’evasione dalle magre contingenze a cui ti riferivi, forse il tuo biglietto d’ingresso ti é
    apparso alquanto indigesto.

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