Il motore di ricerca di Google rimane per me un mistero. Studiare l’elenco delle parole che hanno condotto i visitatori su gustodivino.it fa riflettere.

Qualcuno fa confusione tra il “fiore di Bosso” e la “pipì di gatto” e cerca su google la “pipì di Bossi”, finendo sul nostro sito invece che su quello della lega nord.

Qualcun altro ci ha raggiunto nel disperato tentativo di capire “Cosa significa quando una nuora ti sogna che ti fai la pipì addosso”. Oppure cercando “una foto di arianna occhipinti sulla spiaggia”.

C’è chi cerca “signorine in atteggiamento intimo” e puntualmente viene reindirizzato su gustodivino. Forse alla ricerca di qualcuna delle nostre autrici.
O più correttamente “come fare il vino artificiale”.

Si sprecano i vari “Martellone esticazzi” oppure i “soffoconi fatti bene” (ehm…), “sodomizzami” e “figa per tutti”.
Chi cerca “domande da fare ad un produttore di vino” (grazie) o se “posso portare nel bagaglio a mano una cassata su volo rynair”.

Altri cercano i “pagamenti ai collaboratori gambero rosso” su gustodivino, forse perché la Gambero Rosso Holding li lascia a becco asciutto (noi siamo anche peggio, da noi la gratuità dell’impegno è regola).

Enologi in erba cercano il “grado babbo” del vino, e c’è anche chi cerca anche Cristiana Lauro da noi (doppio ehm…), o come fare “sesso con anguille”.

Strana anche la lista dei nomi propri tra le parole di ricerca.
Posso capire che trionfi Luigi Tecce, subito seguito da Paola Lantieri e Tiziana Gallo. Ma trovare subito dopo Ivo Basile, simpatico collaboratore di Tasca d’Almerita, lascia piacevolmente stupiti.

Insomma, scorrere la lista delle parole più cercate è un esperienza “enologicamente” coinvolgente che consiglierei un po’ a tutti i nostri lettori.