Che bello essere copiati dal Gambero Rosso!

Ringraziamo Francesca Ciancio, abile giornalista, per averci citato nell’ultimo numero de “I tre bicchieri”, il settimanale del Gambero Rosso, anche perché in questi ultimi tempi molti hanno attinto a mani basse dai nostri post senza mai citarci, non ultimo il quotidiano La Repubblica.

Ringraziamo con un ma e con un se. Perché la pur brava Francesca conclude il suo pezzo sui vini naturali senza una conclusione definitiva, copia-incollando tra l’altro il finale di questo nostro post del 03 dicembre: “Per molti la soluzione sarebbe quella di obbligare i produttori a indicare sulla retroetichetta tutti i prodotti utilizzati durante la coltivazione e durante i processi di vinificazione e affinamento. L’idea può essere condivisibile: lasciamo liberi i produttori di fare il vino come vogliono, ma contestualmente informiamo con trasparenza e lasciamo libero il consumatore di scegliere”.

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La citazione

Ovviamente non concordo sul fatto che non esista una definizione di vino naturale, questa presunta aleatorietà giova soltanto ai produttori convenzionali per confondere le acque.
Un vino naturale è un vino senza prodotti chimici, è facile. Prodotti che sono legalmente utilizzabili nella vinificazione, come specificato in quest’altro post.
Un vino naturale è anche un vino che non è organoletticamente forzato e deviato mediante processi fisici estremi, come la rotomacerazione, la concentrazione ma anche la micro ossigenazione, per citarne alcuni.

Una grande soddisfazione ci rimane: quella di avere smosso le acque di una stantia informazione, apparentemente stanca di tutelare e difendere chi il vino lo fa con il cuore, con passione, e anche assumendosi rischi.

3 thoughts on “Che bello essere copiati dal Gambero Rosso!

    1. Massimiliano Montes Post author

      @Nicola, per la precisione allora due: “può essere” 😉

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