Sequestro amministrativo di 30 mila bottiglie, tutte da ri-etichettare per ottenere il dissequestro, e multa di 10.000 euro.
I funzionari dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi hanno sequestrato a Stefano Bellotti, titolare dell’azienda Agricola Cascina degli Ulivi, antesignano della biodinamica e dei vini naturali in Italia, gran parte della produzione appena etichettata e pronta per essere messa in commercio.
Sembra che il sequestro sia scattato per le spiegazioni sulla naturalità dei processi produttivi stampigliate in etichetta e in retro-etichetta. Le bottiglia potranno essere commercializzate solo in seguito e nuova etichettatura.
Ucci ucci sento odore di massonucci.
Però… mi chiedo che senso abbia una strategia della tensione applicata al mondo dei vini naturali. E’ una realtà assolutamente marginale. Boh
@Roberto del vino,
Infatti. Non ha senso.
L’ennesimo atto di “moralismo burocratico all’italiana?”
Sinceramente me l’aspettavo. Prima o poi avrebbe dovuto accadere. E forse quella di Stefano Bellotti era una provocazione e una sfida ad un sistema legislativo che francamente non è all’altezza. E’ che gli costa parecchio e questo mi dispiace. Dall’altro lato, spero che questo fatto possa servire a smuovere la situazione perchè è inutile girarci attorno : il vino naturale esiste e si differenzia da quello che (per legge) è chiamato ugualmente “vino” dal fatto che è ottenuto solo da uva e (eventualmente) zolfo. Ci sono solo due strade per uscirne : o sdoganiamo definitivamente (per legge) un termine che, bello o brutto che sia, è ormai entrato nel linguaggio comune, altrimenti è necessario che (per legge) gli ingredienti vengano indicati in etichetta.
immagina che in una enoteca storica della Capitale è stata fatta una multa perchè esponeva i vini con la dicitura Naturali, tra questi c’erano anche quelli dei Clivi. Questo è un Paese, dove le leggi son fatte solo per la grande industria, hanno fatto sparire le cantine storiche perchè pretendono in esse il bagno, il pavimento e magari il soffitto pulito in modo che non ci siano lieviti e muffe responsabili della fermentazione naturale.
Che tipo di dicitura e’ stata contestata in etichetta?
Sembra proprio le parole “vino naturale”. Ci dirà di più in merito Stefano Bellotti.
@Nico speranza,
Si. La dicitura “vino naturale” in alcune bottiglie e l’anno di vendemmia in bottiglie che, non essendo DOC, non lo possono riportare.
Siamo sempre alle solite e vediamo sempre scheletri nell’armadio.
Nei vini da tavola non si può scrivere l’annata . Punto .
Anche a me due anni fa hanno sequestrato 3.600 bottiglie perché ,nello stesso campo visivo , avevo ,in una frase , scritto che utilizzavo tre uve per produrre quel vino e il disciplinare non lo permetteva ,e quindi sono io che ho fatto una stupidaggine .
Non c’entra nulla il vino naturale ,ma solo che una legge bigotta permette di scrivere alcune cose ed altre no .
Bisogna prendere atto e non vivere sempre come se fosse una crociata .
Esistono altre mille possibilità di fare sapere al mondo chi sei e come lavori ed essere apprezzato per il vino che fai e l’etichetta ,non necessariamente ,è una di queste .
si potrebbe ricorrere al TAR.ricordo situazioni dove il giudice ha capovolto il verdetto.
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Che colpo tremendo la scomparsa di Stefano Bellotti 🙂 Ho soggiornato nella casa della foto sopra soltanto qualche settimana fa. Non ero al corrente della malattia. L’obiettivo era soltanto di incontrarlo di nuovo, per ascoltare qualche sua massima ed acquistare qualche bottiglia, ma lui non era in azienda. La figlia è stata piuttosto evasiva… “è in viaggio in abruzzo a trovare i suoi amici produttori…” Devo ammettere di non essere mai stato un fan dei suoi vini se non per eccezione, tuttavia sono sempre rimasto terribilmente affascinato dai suoi ragionamenti. Purtroppo al momento non vedo nessuno in grado raccoglierne l’eredità.
@Nic Marsél, Ovviamente la faccina sopra è di segno clamorosamente errato 🙁 🙁 🙁