Alò (andiamo) e Ndu Ve (dove vai) sono le due esclamazioni aretine che indicano i nomi delle due squadre.
Arianna Vianelli (http://unafranciacortinaincucina.com), Ambra Orazi (http://gattoghiotto.blogspot.it) e Lorenzo Carnevali (iger) per la squadra “Alò“.
Roberta Castrichella (http://robysushi.wordpress.com), Massimiliano Montes (http://gustodivino.it) e Valter Ceccherini (iger) per la squadra “Ndu Ve“.
Una contro l’altra ma insieme, una chiama e l’altra risponde. Ospiti di illuminate e lungimiranti aziende del settore enogastronomico con la voglia di promuovere e fare scoprire il loro territorio, in giro per le valli aretine alla ricerca dell’ingrediente, del sapore, dell’erba e dell’aroma migliore.
L’idea è brillante e dovrebbe contagiare tutto lo stivale. Utilizzare strumenti di comunicazione innovativi per promuovere l’eccellenza è la via del futuro. Blogger e Igers (si chiamano così i fotografi che pubblicano i loro scatti su Istagram, perdonatemi non lo sapevo neppure io) sono animati in genere da una passione e un’energia che i vecchi mezzi di comunicazione non riescono ad avere.
Oggi gli appassionati tendono a leggere prevalentemente le passioni e le emozioni comunicate dai blog piuttosto che guide e stampa giornalistica. E questa strada nel futuro è destinata a diventare più ampia e frequentata.
Il lavoro di Massimo Rossi, presidente delle Strade del Vino di Arezzo e delegato AIS, di Giulia Bezzini e Benedetta Castella, studentesse dello IED di Firenze, e di Shady Hasbun patron del ristorante Le Rotte Ghiotte, è stato entusiasmante.
Così come le eccellenze del territorio che ci hanno fatto conoscere. Alcune di queste sicuramente stupefacenti.
Simone Fracassi col suo meraviglioso prosciutto da ibridi di razze autoctone allevate in stato parzialmente brado e la sua chianina, le antiche varietà di cereali e legumi recuperate dall’Azienda Agricola Podere Pereto, il Ristorante Fiorentino di Sansepolcro gestito con passione e bravura da Alessia Uccellini, il resort Il Falconiere di Cortona degli amabili Silvia e Riccardo Baracchi, le pizze creative del Ristorante Belvedere di Massimo Rossi.
Ma anche, e senza nulla togliere, tutte le altre aziende visitate che trovate in calce al post.
In questo contesto la gara culinaria è stata un pretesto per conoscere uno splendido e forse sottovalutato territorio, e materie prime ed artigiani di eccellenza.
Il contest svoltosi nei locali espositivi di AbitAr di Arezzo è stato vinto dalla squadra Alò con il piatto “Il conchino del Badalischio”. Secondi, che è un buon piazzamento, quelli di Ndu Ve con i “Cappelletti delle Quattro Valli” con un ripieno al nero di chianina aromatizzato al tartufo.
I vini abbinati sono stati un Brut pas dose da Sangiovese di Baracchi Winery per il team Alò, e il Pinot Nero 2011 sempre di Baracchi Winery per il team Ndu Ve.
Personalmente sono grato a Massimo, Shady, Giulia e Benedetta per avermi fatto conoscere realtà a me sconosciute e per avermi fatto toccare con mano (e gustare con bocca) eccellenze che conoscevo solo per nome.
Di seguito l’elenco di tutte le aziende visitate e una carrellata di immagini.
Ospitalità a cura di:
-Azienda Agricola e Agrituristica Fattoria San Fabiano (Via di San Fabiano, 33 Arezzo)
-Relais Villa Cilnia (Località Montoncello, 27 – 52100 Fraz. Pieve al Bagnoro Arezzo)
-Residence Le Corniole (Viale Michelangelo 142 Arezzo)
Altri partecipanti:
– Antica Macelleria Fracassi
– Azienda Agricola e Frantoio Neri Maria Domenica
– Il Borro
– Azienda Agricola Tocci Maria Teresa Agriturismo Il Casalone
– Ristorante Fiorentino
– Ristorante Mecenate Relais Villa Cilnia
– Podere Panzano
– Azienda Sapori Della Valdichiana, Farine Iacomoni
– Azienda Agricola Podere Pereto
– Menchetti dal 1948 Arezzo
– Vestri Cioccolato
– Osteria Da Giovanna
– Residence le Corniole
– Relais Villa Cilnia
– Azienda Agricola e Agrituristica Fattoria San Fabiano
– Ford Motorauto Arezzo
– A.I.S. Associazione Toscana Sommelier Arezzo
– Associazione Cuochi Arezzo
– Slow Food Arezzo
– Associazione Italiana Conoscere l’Olio di Oliva
– Ragazzi Speciali Onlus
– La Banda dei Piccoli Chef Lilt
Leggi anche: Caccia al Territorio Blog Tour
Carissimo Montes 🙂 , concordo su ogni singola frase e pensiero espressi in questo post. La sfida e il cooking show finale sono stati un intelligentissimo espediente per stuzzicare la curiosità di tutti noi ed aumentare la nostra attenzione sulle realtà approcciate e i loro strepitosi prodotti.
#caccialterritorioblogtour potrebbe essere davvero un modello efficace per promuovere il territorio italiano, dalle zone più rinomate e conosciute a quelle che chissà per quali motivi restano (ingiustamente) in seconda fila. Un plauso agli organizzatori che hanno veramente pensato e predisposto al meglio ogni cosa e un ringraziamento a tutte le aziende, i ristoranti e le persone che ci hanno accolto. Simone Fracassi, il mitico Conte, Vestri e le sue fave di cacao, Shady in rappresentanza dell’Associazione Cuochi, Massimo Rossi orgoglioso della sua delegazione Ais e tutti gli altri (li hai già menzionati tutti e non voglio ripetermi) sono tutte tessere che compongono un puzzle che una volta ricomposto mostra uno splendido quadro ricco di bontà gastronomiche, vini, paesaggi poetici e gremito da persone volonterose e generose che trasudano voglia di rivelare al mondo l’amore per il proprio patrimonio. Ohhhhhh, grazie e un abbraccio anche a tutti i compagni di avventura!
Ciao Ari. E’ un piacere leggerti quì! Arriveranno altre foto e altri pezzi.
Il prossimo blog tour lo facciamo in Franciacorta 🙂
Ottimo secondo posto Massimiliano 🙂
@Nic, ci si accontenta 🙂