Chi non ha curiosità di vedere come si faceva il vino in epoca pretecnologica? Una giornata da trascorrere con i vignaioli del consorzio I Vigneri può essere un’occasione per imparare, e per degustare prodotti locali.
Il palmento era un luogo di riunione oltre che di vinificazione. Le grandi presse sembrano costruite per essere usate da giganti, tutte le procedure di mostificazione e raccolta del mosto avvenivano senza uso di macchine a motore o pompe. Solo grazie alla forza fisica dell’uomo e degli animali ed alla forza di gravità.
Le giornate di vendemmia sono sempre state giornate di festa, ed anche questa occasione vuole richiamare la tradizione. Sarà possibile degustare preparazioni gastronomiche, salumi e formaggi, frutta secca. Oltre ovviamente al vino.
Il prezzo del biglietto di ingresso è di 10 euro per gli adulti, 5 euro per i bambini.
Per informazioni e prenotazioni è possibile telefonare ai seguenti numeri:
+390952962202 +393666622591
oppure inviare una email:
info@ivigneri.it
staff.sindaco@comune.milo.ct.it
Scarica la locandina completa:
Etna Wine party – locandina
Come si fa a raggiungere il Palmento Caselle di Milo?
@Luca, ciao Luca. Arrivi a Milo e chiedi, oppure telefoni ai numeri della locandina.
Desidererei lasciare il commento, leggermente modificato per errori nella prima stesura, inviato al Comune di Milo:
L’ASPETTATIVA.
Ieri, io, mia moglie e mia figlia di 6 anni, abbiamo deciso di andare all ” ETNA WINE PARTY ‘MILO-ETNA’ con ‘I VIGNERI’ “, diceva il programma “insieme per una esperienza indimenticabile” e così è stato: indimenticabile!!!
Il costo per adulti 10,00 euro e ridotto bambini 5,00 euro: e fin qui ci stava bene, lo sapevamo ed abbiamo deciso di partecipare, sebbene mia moglie all’entrata avesse chiesto se fosse stato possibile non pagare la sua quota in quanto avrebbe semplicemente visitato il palmento e visto la pigiatura delle uve, ma alla risposta ricevuta che ciò non era possibile abbiamo aderito e siamo entrati.
Il Vs. programma prevedeva “Vino e prodotti tipici, degustazione e visita guidata”. Ad una prima lettura, anche sulla base della ns. esperienza di altre manifestazioni di tal genere, abbiamo pensato che oltre alla visita del palmento e visione della pigiatura delle uve (con trio folkloristico, in costume siciliano, che accompagnava con canti e suoni tale atto del pigiare: devo riconoscere bello da vedersi e sentirsi, specialmente per mia figlia, ma che si risolveva il tutto in un tempo massimo di 30 minuti) vi fosse una degustazione dei vini de “I Vigneri” accompagnata da un piccolo buffet , anche rustico, ad es.: pani cunzato, olive etc., anche solo un piatto per ciascuno con un bicchiere di vino, non necessariamente imbottigliato ma sfuso della Cantina, ed un intrattenimento che potesse interessare i bambini durante la permanenza, considerato il lasso di tempo di permanenza massima prevista – dalle 11 alle 16. Insomma ci aspettavamo quasi una piccola scampagnata all’insegna delle “tradizioni del palmento”
L’ESPERIENZA.
Abbiamo, invece, trovato, oltre la pigiatura delle uve e la visita del palmento, che:
• la degustazione del vino consisteva in un 1/4 di calice, centellinato di un vino imbottigliato da “I Vigneri”;
• la possibilità di mangiare dei tocchettini di pane con l’olio, prodotto dai “i Vigneri”;
• una degustazione presso gli stand espositori (n. 5), che ti davano un pezzettino quasi trasparente dei loro prodotti (un assaggio) e che se ritornavi a chiederne un ‘altro (assaggio) ti sentivi osservato come per dire “ma questo ne vuole approffittare” (detto da persone con cui abbiamo avuto modo di parlare – sic!).
A questo punto mia moglie ha voluto chiedere ed anche consigliare all’Enologo Dott. Foti (coordinatore od organizzatore o curatore ..non saprei) che sicuramente sarebbe stato meglio organizzarsi in modo diverso in considerazione, anche, degli eventuali bambini presenti, sia per il cibo che per l’intrattenimento, per es., per come dicevo, con “pani cunzato” e con altre nostre delizie locali e non eccessivamente costose (olive, formaggio pecorino, pomodori secchi ed altro) e con un buon bicchiere di vino (per gli adulti), i bambini seguiti eventualmente da qualcuno ( un contadino o contadina, magari con i vestiti tradizionali dei nostri paesi), insomma le idee possono essere tante… e ciò anche in considerazione di quanto pagato ed invece… anzichè apprezzare tali suggerimenti, che eventualmente sarebbero potuti servire per un’altra eventuale manifestazione, la risposta è stata un po’ stizzosa, del seguente tenore: … ma lei Signora se porta i suoi figli al “Mac…” quanto paga? e per avere che cosa? della stessa qualità? …Noi diamo del pane (pezzettini) con dell’olio di ottima qualità (ad un bambino?!.. che ha una fame da lupo) e lei può andare presso gli stand e farsi dare i loro prodotti (assaggi trasparenti…). Invece Lei ci sta criticando…., e così via.
LE CONSIDERAZIONI.
Un Comune che organizza un evento come la Vini Milo dovrebbe tenere conto delle cose che ho scritto.
Un visitatore che viene da un paese etneo, per non parlare di chi viene da più lontano, e spende dei soldi sperando di trovare situazione ottimali invece di quella che ho descritto, sicuramente non può fare una buona pubblicità, anzi inviterà gli amici e conoscenti a disertare tale manifestazione.
Penso che queste manifestazioni non vengano organizzate solo per i villeggianti o abitanti del Vs. Comune ma, anzi, servano a farVi conoscere, a creare dei circuiti virtuosi, importanti economicamente, per la popolazione tutta e per le imprese esistenti sul Vs. territorio ed anche oltre.
Il Dott. Foti alle nostre “critiche” ci ha anche detto “… ma Signora se le sue non sono critiche che vuole che restituiamo quanto avete pagato? Se vuole così siamo pronti a farlo; ma dopo 1.30 che eravamo dentro non ci siamo sentiti di andare via con restituzione delle somme spese: avevamo assaggiato il Suo vino e le altre degustazioni presenti. In quel momento aveva buon gioco a dire quello che ha detto, avremmo fatto sicuramente la parte degli accattoni e ciò non è nel nostro stile! e non occorreva che in modo plateale accompagnasse mia moglie presso gli stand facendo da parte altre persone e parlando ad alta voce con gli espositori dicendo Loro che “la Signora poteva prendere quello che voleva anzi invitandola a prendere gli assaggi”. Ma non avevamo bisogno di ciò e se l’avessimo fatto sarebbe stato veramente mortificante. Ci siamo rimasti male!, avremmo preferito che ci fosse stato detto, immediatamente, senza tergiversioni: Signora prendo nota di quanto mi dice e ne farò tesoro per il futuro, se avverrà altro evento di tal genere da me curato; mi permetta di offrire a Lei e ai suoi congiunti, che ci avete dato questa possibilità di farci conoscere, in segno di “scuse” un bottiglia del nostro vino o comunque farci capire che in effetti vi era carenza nell’organizzazione.
Altre due ultime considerazioni sulla nostra esperienza:
1) se avessimo voluto un piccolo spuntino avremmo dovuto acquistare i prodotti presenti e lo stesso vino, “centellinato” per degustazione, se ne avessimo voluto un bicchiere sarebbe costato € 2,00, una bottiglia € 10,00. Ma allora i 10,00/5,00 euro che abbiamo pagato all’entrata a cosa servivano? 2) La situazione che ho descritto e che mia moglie ha voluto “comunicare” al Dott. Foti è stata così vissuta e commentata anche da molte altre persone presenti all’evento tant’ è che quattro persone che erano entrate pagando, appena hanno capito (ero io presente alla discussione che hanno avuto con un addetto all’ organizzazione) come funzionavano le cose si sono lamentati e dicendo che all’entrata al momento del pagamento non era stato chiarito il funzionamento del tutto se ne sono andati facendosi restituire il costo dell’entrata. Ho ascoltato anche i commenti degli addetti all’ organizzazione che avevano discusso con le persone che se ne erano andate (e ciò a dimostrazione che ancora non siano pronti a ricevere turismo nella nostra terra). Dicevano fra loro: “che cosa pensavano, (quelli) di venire qui a bere e mangiare, se vogliono bere che vengano in cantina a 25,00 euro e così possono bere….etc.” lascio immaginare il dialogo.
Signor Sindaco e Signori Organizzatori, chiedo scusa se mi sono fatto prendere un po’ la mano, ma non ritengo di essere soddisfatto dell’ esperienza vissuta. O non organizzate più situazioni di tale genere (fa parte del Vs. programma la manifestazione di ieri!!) o dovete essere molto chiari nello specificare a chi volesse partecipare, quali sono le condizioni. Quest’ anno non ho ancora, e non so se verrò nuovamente a Milo, visitato gli espositori di vino, ma gli altri anni per degustare dei vini non ho speso nulla ( a dimostrazione che il privato fa spesso di più di Ente), solo la cauzione di € 5,00 per il bicchiere, che poi alla fine tengo sempre per ricordo. Successivamente ho anche acquistato dagli stessi le loro produzioni.
E’ vergognoso quello che è successo.
@roberto ricceri, pur ritenendomi un amico di Salvo Foti debbo dire che sono d’accordo con lei.
@Massimiliano Montes
Ringrazio per lo spazio concessomi e per la condivisione, spero di incontrarLa in qualche evento o degustazione così da potermi presentare personalmente e chiaccherare, se Le andrà, di vini, magari davanti a un buon bicchiere di vino naturale.
Cordiali saluti.