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Home » Copertina » Sacrisassi rosso 2005 Le Due Terre, con merito tra i grandi vini italiani

Sacrisassi rosso 2005 Le Due Terre, con merito tra i grandi vini italiani

Pubblicato il 30 Ottobre 2014


di Massimiliano Montes 4 commenti

Il miglior uvaggio tra Schioppettino e Refosco che abbia assaggiato fino ad oggi. Un grande rosso dei Colli Orientali del Friuli.

L’azienda Le Due Terre è relativamente giovane. Nasce nel 1984 dalla passione di due coniugi, Flavio Basilicata e Silvana Forte, che iniziano la loro avventura di viticoltori con 4 ettari e mezzo di vigna adiacenti alla loro casa-cantina sui fianchi di una collina a Prepotto.

Il territorio è particolarmente vocato, protetto dai venti più forti dalle prealpi Giulie e mitigato dal tiepido influsso del mare Adriatico. Le aziende vitivinicole della zona smentiscono palesemente il luogo comune che vuole il Friuli e la Venezia Giulia come terre dedite solo, o prevalentemente, alla produzione di vini bianchi.

Il nome dell’azienda deriva dalle due diverse composizioni del terreno su cui affondano le radici del vigneto: calcare e marna argillosa (o “ponca” come viene chiamata da queste parti).

marna

Marna

Flavio e Silvana producono 17.000 bottiglie l’anno, di cui 9.000 di Sacrisassi rosso (50% Refosco, 50% Schioppettino). Le restanti si suddividono tra Sacrisassi bianco (70% Friulano, 30% Ribolla Gialla), Merlot e Pinot Nero.

Lo Schioppettino, chiamato anche “Ribolla nera” o “Pokalça”, è un vitigno autoctono del Friuli Venezia Giulia e della Slovenia di cui si hanno notizie storiche secolari. Negli “Atti e memorie della Società agricola di Gorizia” del 1877, il dottor A. Levi, agronomo, lo dichiarava originario di Prepotto e lo definiva «uva delicata».

Nel 1939 Poggi, nel suo fondamentale lavoro dedicato alla viticoltura friulana, descrive così la Ribolla Nera: “vitigno che è coltivato quasi esclusivamente nel territorio collinare e precollinare del comune di Prepotto e specialmente nella sua frazione di Albana. La Ribolla nera, al di fuori del suo ambiente optimum, anche alla distanza di pochi chilometri, dà un vino che non possiede più quelle caratteristiche peculiari che lo rendono pregiato in quel di Prepotto col nome locale di Schioppettino”.

Stranamente ne venne proibita la coltivazione nel 1975, riabilitato solo grazie all’intervento della famiglia Nonino, che nel 1976 inserì questo e altri autoctoni proibiti nel bando per il Premio Nonino Risit d’Aur, coinvolgendo numerose autorità scientifiche tra cui il prof. Antonio Calò, l’enotecnico Orfeo Salvador e il dott. Ennio Nussi.

Dopo le pressioni del mondo scientifico e degli imprenditori locali, nel 1978 lo Schioppettino fu recuperato e ne fu autorizzata la coltivazione, nel 1987 fu inserito nella Doc Colli Orientali del Friuli.

Il Refosco (“ràp fosc”, grappolo fosco o grappolo scuro) è un altro autoctono, citato negli annali del Comune di Udine sin dal 1347, dalla storia più fortunata, essendo considerato insieme alla Ribolla Gialla uno dei vitigni più prestigiosi delle zone orientali del Friuli.

le-due-terre-vigne

Le due terre, vigne

 

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Le due terre, vendemmia

Flavio Basilicata e Silvana Forte coltivano le loro viti senza uso di antiparassitari di sintesi, solo piccole quantità di zolfo e rame, senza diserbo o fertilizzazione chimica.

La vendemmia è manuale e la fermentazione spontanea senza inoculo di lieviti selezionati. I vini maturano per anni in botti piccole e grandi usate.

Il Sacrisassi rosso 2005 che abbiamo assaggiato (bevuto o scolato sarebbe più corretto), è veramente buono. Il colore è rosso rubino cupo, con l’unghia tendente al granato, poco trasparente anche perché evidentemente non filtrato.

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Sacrisassi rosso 2005, calice

Il naso ti sommerge di effluvi multiformi, poliedrici, complessi: ciliegia sotto spirito, prugna, ribes nero, violetta, giuggiole, fieno, il tutto condito da una speziatura “esotica”, ondivaga tra chiodi di garofano e fumo di incenso.

Al palato è consistente ma fluido, mai pesante nonostante la sua complessità, ha una bevibilità notevole ed estremamente scorrevole (anche troppo… la bottiglia termina, ahimé, rapidamente).

In retrolfazione insieme a ritorni speziati compaiono sottili note minerali vagamente calcaree, cuoio e cacao.

E’ sicuramente uno dei grandi rossi italiani, capace di competere con i migliori vini del mondo, senza timore di esagerare.

 

Le Due Terre Azienda agricola
Via Roma 68/B, 33040 Prepotto (UD)
Tel. +39-0432.713189 Fax. +39-0432.713189
e-mail fortesilvana@libero.it

 








4 Commenti


Sacrisassi rosso 2005 Le Due Terre, con merito tra i grandi vini italiani | PortaleFVG commenta:
30/10/2014 ore 15:17

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Davide Marrale commenta:
31/10/2014 ore 19:55

Gran bell’articolo, oltretutto correlato da interessanti riferimenti bibliografici(..ma dove li trovi..?). Sono curioso di sapere se il vino è facilmente reperibile.

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Nic Marsél commenta:
31/10/2014 ore 21:33

Cavolo! Mai sentito nominare (mi devo vergognare?) comunque mo’ me lo segno :-)

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Massimiliano Montes commenta:
01/11/2014 ore 11:10

@Davide, credo che lo abbiano ancora sul sito dell’enoteca Galli. Comunque lo distribuisce Christian Bucci per Les Caves de Pyrene.
@Nic, migliore di altri nomi “famosi” (o famigerati ;-) )

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