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Ma quanto è buono il Porta del Vento 2013?

Pubblicato il 29 Settembre 2014


di Massimiliano Montes 3 commenti

Alla faccia dei gufi (cit.) l’annata 2013 per Porta del Vento ci ha regalato, ad oggi, la sua miglior interpretazione del Catarratto: elegante, fine, piacevole ed equilibrata.

Millesimo controverso, freddo e in molte zone umido, con una maturazione delle uve a volte incompleta. I risultati sul campo però sono stati a macchia di leopardo, con aree geografiche sfortunate aggredite da funghi e muffe, e zone che per conformazione e orografia hanno goduto di maggiori benefici.

Tra queste sicuramente le vigne di Porta del Vento, nel comune di Camporeale in Sicilia. Grazie alla loro esposizione in zona di alta collina hanno goduto di freschi venti che hanno mantenuto le viti asciutte e senza attacchi particolarmente aggressivi da parte di funghi e muffe.

Porta del vento, vigne

Porta del Vento, vigne

L’annata è stata fredda e poco soleggiata anche in quella zona, infatti il vino non supera una volumetria alcolica del 12.5%, però gli ha donato una eleganza e una finezza stupefacenti.

Il colore giallo paglierino scarico sembra già suggerire una particolare eleganza. Il naso gioca in perfetto equilibrio tra aromi di scorza di cedro e d’arancia, ginestra, zagara, note di tamarindo e refoli balsamici.

porta-del-vento_2013,calice

Porta del Vento 2013, calice

Al palato è semplicemente godurioso: il profilo aromatico sempre gentile diventa più complesso, spaziando tra una florealità di campo, prugna bianca, vaghi ricordi d’ananas, concentrandosi infine di nuovo su sentori agrumati che oscillano tra cedro, pompelmo, con richiami di fiori d’arancio e un finale che si sposta sull’arancia amara.

La bevibilità è fluida e gaudente, sostenuta da una sottile ed elegante vena acida che funge da spina dorsale per tutta la durata del sorso.

So che qualcuno penserà che esagero… però questo Porta del Vento 2013 mi ricorda tanto i migliori Chenin Blanc naturali della Loira.

Marco Sferlazzo

Marco Sferlazzo

In un periodo di profonde modificazioni del clima, con una subtropicalizzazione che determina umidità, piovosità ed eventi climatici avversi, trovarsi a 600 metri su una collina esposta a nord, talmente ventilata da essere stata soprannominata “la porta del vento” per Marco Sferlazzo, patron aziendale ed autore dei vini, è sicuramente una fortuna.

 

Leggi anche “Porta del vento: la magia di Marco Sferlazzo“

 

Az. Agr. Marco Sferlazzo
Contrada Valdibella – 90043 Camporeale
cell +39 335 6692875 – tel./fax +39 091 6116531
info@portadelvento.it
http://www.portadelvento.it

 

 





3 Commenti


Francesco commenta:
30/09/2014 ore 11:56

Volendo provare questo chenin italiano dove si trova? Conosco altre annate di questa azienda e sono ottime, ma quest’articolo mi obbliga a provare il franco-italiano

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Massimiliano Montes risponde:
September 30th, 2014 ore 16:44


@Francesco, non vorrei averti tratto in inganno involontariamente… è catarratto ;-)
A parte questo è distribuito da Les Caves de Pyrenes e si trova in enoteche selezionate, non ultima Galli Enoteca di cui vedi il banner in alto a destra.

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Francesco risponde:
October 1st, 2014 ore 08:50


@Massimiliano Montes, lo so scherzavo :-)

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