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Home » Copertina » Le vecchie annate di Gulfi… ma quanto sono buone! Il NeroMaccarj 2001

Le vecchie annate di Gulfi… ma quanto sono buone! Il NeroMaccarj 2001

Pubblicato il 14 Maggio 2014


di Massimiliano Montes Scrivi il primo commento.

Le prime tre annate di Gulfi, 1999, 2000 e 2001, sono quelle che hanno fatto conoscere l’azienda nel mondo e che hanno stupito gli appassionati.

Avevo già avuto occasione di assaggiare questo vino un paio di anni fa e mi aveva travolto. Nasce in un momento storico in cui l’enologo Salvo Foti sperimentava il giusto assetto per i vini aziendali con mano poco interventista, per comprendere bene cosa avessero da dare il territorio e le uve.

Gulfi-nero d'Avola

Gulfi, nero d’Avola

La prima volta che assaggiai il NeroMaccarj 2001, durante una degustazione guidata, era rimasto l’ultimo terzo di bottiglia. Sul fondo c’erano due dita di sedimento scuro e Gino Della Porta, che in quell’occasione rappresentava l’azienda, me lo versò quasi scusandosi.

Mai scuse furono più sbagliate: quel calice era nettare, buonissimo. Credo proprio grazie al sedimento, che aveva conservato e ceduto al vino un’infinità di profumi e sapori, intensi e variegati.

Oggi invece ho avuto la fortuna di averne una bottiglia tutta per me, da poter bere e non soltanto assaggiare. Ed è stata una grande fortuna.

L’affinamento di questo vino sembra aver raggiunto un punto di massima qualità, 13 anni gli hanno consentito di crescere al punto giusto.

nero-maccari-2001,calice

NeroMaccarj 2001, calice

Il colore è rosso rubino cupo, con l’unghia più trasparente che vira verso il granato. Perfetto, senza segni di cedimento o precipitazioni.

Il naso si apre con aromi di prugna matura, giuggiole, un balsamico eucalipto e foglia di pomodoro. Roteando sembra di sentire frutta esotica come il Litchi, il profumo dell’ebano, per poi ritornare con i piedi per terra a chiari sentori di amarena, rosa canina, liquirizia.

Al palato è morbido e suadente, con tannini sottili e impalpabili, di acidità non elevata, ma di consistenza ampia e strutturata.

La retrolfazione ritorna sulle note esotiche e fruttate, con un finale chiaramente balsamico. La persistenza gustolfattiva è lunga e scema gradatamente.

Un graditissimo ritorno a un grande vino.

 




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