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La Denominazione “Vin Méthode Nature” riconosciuta da INAO e DGCCRF in Francia

Pubblicato il 27 Marzo 2020


di Massimiliano Montes Scrivi il primo commento.

Redatta collegialmente dal Sindacato per la difesa dei vini naturali, associazione nata in Francia nel settembre 2019, la Carta dei “Vin Méthode Nature” è stata ufficialmente riconosciuta dal Governo francese.

Questi sono i punti del metodo naturale concordati dai vignaioli aderenti al Sindacato:

1. Il 100% delle uve (di tutte le origini: AOP, Vin de France, ecc.) destinate a un vino che rivendica la denominazione di “vino metodo naturale” deve provenire da agricoltura biologica praticata e certificata (Nature & Progrès,AB, o almeno il 2° anno di conversione AB).

2. La raccolta è manuale.

3. I vini sono vinificati solo da lieviti indigeni.

4. Nessun additivo è aggiunto.

5. Non è autorizzata alcuna azione di modifica volontaria della composizione dell’uva.

6. Non è consentito il ricorso a tecniche fisiche brutali e traumatiche (osmosi inversa, filtrazioni, filtrazione tangenziale, pastorizzazione flash, termovinificazione …).

7. Nessun solfito viene aggiunto prima di e durante la fermentazione (Possibilità di adeguamento – dell’ordine di: SO2 <30 mg/l H2SO4 totale, qualunque sia il colore e il tipo di vino – prima dell’imbottigliamento; obbligo di fornire informazioni sull’aggiunta di solfiti, menzionate sull’etichetta tramite un logo dedicato.)

8. In una “Fiera del vino metodo naturale”, i viticoltori e gli organizzatori si impegnano a presentare la carta di impegno etico accanto alle bottiglie; i commercianti di vino indipendenti sono incoraggiati a fare lo stesso, per quanto possibile, all’interno del loro stabilimento.

9. Utilizzo di un logo identificativo:

Vino metodo naturale logo

.

10. L’impegno sarà assunto durante la “commercializzazione” (obbligo di risultato) mediante una “dichiarazione d’onore”, a seguito del parere dell’ufficio del Sindacato; sarà richiesto ogni anno per ogni cuvée (lotto chiaramente identificato).

11. Le cuvée che non sono “vino metodo naturale” devono essere chiaramente identificabili (etichettatura differenziata) con i firmatari.

12. I firmatari si impegneranno a proprio nome e tutte le informazioni richieste saranno messe online.

E’ interessante notare che al punto tre si afferma che le fermentazioni sono consentite solo da lieviti indigeni, e al punto quattro si specifica che non è consentita l’aggiunta di alcun additivo enologico (lieviti esterni compresi).

Inoltre è autorizzato l’uso di un logo Vin Méthode Nature che differenzia i vini senza solforosa aggiunta, come quelli aderenti all’associazione SAINS, da quelli con solforosa aggiunta nei limiti massimi consentiti di 30 mg/l.

L’iniziativa sarà sicuramente foriera di polemiche al calor bianco a mio parere più in Italia che nella stessa Francia. E’ però un importante strumento di tutela dei vignaioli naturali, strumento che tende a “risarcirli” dei rischi che annualmente corrono.

 

 




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