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Il Barbacarlo di Lino Maga

Pubblicato il 3 Marzo 2014


di Massimiliano Montes 4 commenti

Vedo esposto, o meglio nascosto, tra le bottiglie orizzontali dello scaffale a rombo di una piccola enoteca, il Barbacarlo 2009 di Lino Maga e colgo la palla al balzo.

Il Barbacarlo è uno di quei vini di cui la storia è forse più importante del vino stesso.
Il suo produttore, il Commendator Maga Lino, come suole presentarsi con un’aria un po’ alla rag. Filini, è stato al tempo stesso il fondatore del Consorzio Vini Tipici dell’Oltrepò Pavese nel 1961, ed il suo più acerrimo detrattore, sin dall’anno della sua fuoriuscita il 1970.

Uno strascico giudiziario ha legato Lino Maga al Consorzio, con cause intentate sia al Consorzio di Tutela che al Ministero dell’Agricoltura e ad altri produttori, per ottenere la restrizione della zona a Denominazione Barbacarlo.
Tutte le cause sono state vinte dal Commendator Maga Lino, compresi i ricorsi al TAR e il parere del Consiglio di Stato, ed oggi la denominazione Barbacarlo è riservata alla vigna di proprietà Maga.

Nel comune di Broni, in provincia di Pavia, Lino Maga e la sua famiglia possiedono 8 ettari vitati. Di questi, 4 ettari sulla collina Porrei di vigna Barbacarlo, altri 4 ettari a Montebuono da cui produce il Vigna Montebuono.

Barbacarlo-vigna

Barbacarlo, vigna

La vigna Barbacarlo è proprietà della famiglia Maga sin dal 1884, e il 1886 è stata la prima annata di vino prodotta e imbottigliata.

Posta a circa 300 metri sul livello del mare, è coltivata a Croatina per il 50%, Uva Rara (così detta dalla crescita particolarmente spargola del grappolo) per il 25%, Ughetta al 20% e Barbera per un modesto 5%.

Lino Maga fa un vanto della “costante diversità” tra le annate del Barbacarlo. Bottiglie con gradazione, residuo zuccherino e caratteristiche chimico-fisiche sempre diverse. Alcune annate anche con lievi rifermentazioni.

Le descrizioni romantiche del “suo vino” e della naturalità dei processi produttivi sono note e ampiamente citate. Noi ci limitiamo ad apprezzare la passione e la grande volontà di un uomo nel fare ciò in cui crede.

Barbacarlo-2009-calice

Barbacarlo 2009, calice

Questo 2009 si presenta rubino-violetto, cupo ma con l’unghia trasparente. Concentrato ed affilato apre con intensi aromi di prugna, mirtillo, un balsamico mentolato e violetta.
Roteando compare la foglia di tabacco ed un sottile agrume su note erbacee più fresche.

In retrolfazione colpisce, letteralmente, con un imponente aroma di foglia di tabacco che spazia al palato raggiungendo gli angoli più reconditi, seguito da un chiaro mirtillo.

Pur essendo un vino di corpo, ha dei tannini stranamente levigati. Nel senso che da tale struttura ci si aspetterebbe una trama tannica più fitta e invadente.
E’ di buona acidità e infinita persistenza.

Onore a uno dei vini preferiti da Luigi Veronelli, onore alla caparbia determinazione di un uomo.

 

 

Barbacarlo Comm. Maga Lino
via Mazzini, 50
uffici: strada Bronese, 3 – BRONI (PV)
tel. 038551212 – 038553890

 

 








4 Commenti


Mario Crosta commenta:
03/03/2014 ore 16:03

Amo questo vino fin dal 1978 e in Oltrepò Pavese mi è molto difficile non confrontare tutti i vini che bevo con questo capolavoro. Non ho mai chiesto se è biologico o no, se è naturale o no, se ha quest’etichetta o un’altra. Ho fatto l’amore con la mia donna più amata finendo più d’una bottiglia di questo vino con lei. Il resto è per chi scrive e commenta e filosofeggia di vino, di cui non me ne può fregare di meno.

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Massimiliano Montes risponde:
March 3rd, 2014 ore 17:37


@Mario Crosta, Onore a uno dei vini preferiti da Mario Crosta :-)

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Attilio Conti commenta:
03/03/2014 ore 17:23

questo è quello che dice parola per parola Lino Maga, oltre a dire che la Doc è una ….anata

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Mario Crosta risponde:
March 3rd, 2014 ore 17:26


@Attilio Conti, se sei capace di strappargli parola per parola… mi sa che sei un dentista!

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