-
In evidenza
-
I più commentati
Quando l'enologo non ti riconosce: "sapessi le porcherie che metto nel vino..."26/11/2014 - Leggi il postI giovani sono tutti microssigenati
12/07/2013 - Leggi il postIl colore del vino è sempre uguale, dalle Alpi a Lampedusa
24/02/2014 - Leggi il postIl vino naturale non esiste. C'è sempre la mano dell'uomo
20/06/2013 - Leggi il postIngredienti in etichetta: “Il senso del legislatore per il vino”
10/09/2014 - Leggi il post
Ultimi commenti
- maria on La Madia di Pino Cuttaia
- Il vino nell’antichità – Enotecavinovivo.com on Il vino ai tempi dei Romani
- Aldo Piras on Lieviti autoctoni, indigeni e fermentazioni spontanee
- Giancarlo on Manuale del vignaiolo casalingo: come aromatizzare il vino con i trucioli legnosi
- Stefano on L’uva americana Clinto che nulla c’entra con la tradizione italiana e veneta
-
Ultimi articoli
- Accostarsi con umiltà a un grande vino, e a un grande vignaiolo: il Nero d’Avola di Gueli
- Emilio falcione e il VAN. In che direzione va il vino naturale in Italia: “Si è evidentemente diffusa una pratica per fare dei vini naturali nell’aspetto e non nella sostanza”.
- Un Poliphemo 2007 di Luigi Tecce
- La Denominazione “Vin Méthode Nature” riconosciuta da INAO e DGCCRF in Francia
- Breve ricognizione sulla (il) Freisa
Massimiliano Montes commenta:
22/01/2015 ore 11:25
Brava Nicoletta. Hai colto l’essenza del Cave Ox.
Il Cave Ox nasce dall’incontro dell’esperienza di un ex distributore di grandi vini pregiati, Frank Cornelissen (nonchè emozionante vignaiolo naturale), e le passioni di Sandro Dibella.
Da Sandro trovi tutti i vini del territorio e grandi vini nazionali e internazionali.
Al Cave Ox ho fatto alcune delle mie migliori bevute, tra cui un memorabile Brunate Le Coste di Beppe Rinaldi del 1996:
http://www.vinopersempre.it/post/Rinaldi_Brunate-Le-Coste.jpg
Rispondi a questo commento