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Roba d’Angiolino

Pubblicato il 3 Aprile 2014


di Nicola Cereda (Nic Marsel) Scrivi il primo commento.

L’occasione di ascoltare Angiolino Maule alla conferenza di Sestri “Le scienze esatte a supporto della naturalità” era troppo ghiotta per non raccogliere una bella serie di virgolettati che probabilmente non riscriveranno la storia del vino , ma che sono comunque utili per ricapitolarne un’infinitesimale ma intensa parte.

IL VINO NATURALE “Il vino l’ho scoperto a 35 anni. Fino ad allora ero convinto che fosse il frutto della terra trasformato dalla cultura dell’uomo. Diventando produttore mi sono accorto che era invece frutto del bilancino digitale che serve a pesare i prodotti necessari a produrlo. Da quando ho iniziato, il mio chiodo fisso è sempre stato riuscire a mettere in bottiglia quel prodotto della natura senza chimica e senza difetti. Vino naturale vuol dire niente chimica in campagna e niente chimica in cantina. Da 11 anni VinNatur lavora in questa direzione”.

SOLFOROSA “Non ce l’abbiamo con la solforosa e non vogliamo che passi questo messaggio. Ce l’abbiamo con tutta la chimica, la solforosa è solo un aspetto. Io stesso che sono il presidente dell’associazione, nel 2012 ho dovuto usarla. L’annata 2013 è andata molto meglio ed oggi abbiamo vini sani e senza solfiti, ma non è detto che in futuro non ci si inciampi di nuovo. Riuscire a farne a meno è indubbiamente un valore aggiunto ma il vero problema è quando si sommano alcol, solforosa, lieviti selezionati, batteri lattici, i 40 prodotti consentiti nel biologico o i 240 catalogati da Alice Feiring per il convenzionale. Un passo avanti importante potrebbe essere rappresentato dalla possibilità di indicare in etichetta le quantità reali di solforosa eliminando la dicitura contiene solfiti”.

FREE WINE “Tempo fa mio figlio Alessandro voleva pubblicare un articolo sul sito dell’associazione per spiegare cos’è Free Wine. Fermati, ho detto io … Ci penserà qualcun altro! Free Wine utilizza principalmente un processo fisico spinto di filtrazione del mosto per centrifugazione attraverso sofisticati mezzi tecnologici, seguito da un trattamento con raggi ultravioletti per la stabilizzazione microbiologica. Non essendo quest’ultima pratica ammessa dal protocollo enologico italiano, mi risulta che il progetto al momento sia fermo”.

FERTILITA’ DEL SUOLO “Oggi abbiamo siglato un accordo con un importante agronomo per iniziare un progetto di misurazione della fertilità biologica dei suoli su 14 delle nostre aziende. Abbiamo coinvolto il mondo scientifico per migliorare le nostre conoscenze e perché siamo innamorati dei nostri suoli, delle nostre falde acquifere, della nostra aria e non vogliamo contribuire a peggiorarne la situazione.”

PREZZO “Come succede per il convenzionale, esistono in commercio vini naturali cari e vini naturali economici, sta a voi decidere a quali accedere. Produrre un vino naturale non implica necessariamente un costo di produzione maggiore. E non è vero che col naturale si produce meno. Non è così. Noi viticoltori siamo fortunati perché il nostro prodotto ci è regalato dalla natura. Per un’azienda convenzionale di 12 ettari per 70 mila bottiglie, ovvero delle dimensioni della mia, la spesa per prodotti vari in vista della vendemmia si aggira attorno ai 3 mila euro. Per noi è zero, sicchè tutti soldi risparmiati. E’ il nostro lavoro, in vigna e in cantina, che fornisce valore aggiunto, non la chimica”.

 






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