• La nostra filosofia

  • gustodivino
  • Vino
  • Ristoranti
  • Eventi
  • Approfondimenti

Home » Approfondimenti » Le cronache di un’arnia: le api, i neonicotinoidi ed Einstein

Le cronache di un’arnia: le api, i neonicotinoidi ed Einstein

Pubblicato il 20 Gennaio 2013


di Massimiliano Montes 2 commenti

Ho cercato di evitare la famosa frase attribuita (falsamente?) a Einstein, ma non ci sono riuscito perchè mi piace tantissimo: “Se un giorno le api dovessero scomparire, all’uomo resterebbero soltanto quattro anni di vita”.

Pare che la moria di api che affligge le arnie di mezzo mondo stia trovando un colpevole.

Lo European Food Safety Authority (EFSA), ente della Cominità Europea che si occupa di “Risk assessment” per la tossicità di cibo e nutrizione, ha pubblicato i risultati di uno studio che dimostra una correlazione tra pesticidi della famiglia dei neonicotinoidi e la moria di api. Le conclusioni di questo studio in realtà ricalcano quanto pubblicato da ricercatori indipendenti su Science nel 2012.
I pesticidi incriminati sono tre: clothianidina, imidacloprid e thiamethoxam, prodotti e commercializzati da Takeda Chemical Industries e Bayer AG, e Syngenta.

E’ stata riscontrata una correlazione statisticamente significativa tra l’uso di questi prodotti, sia mediante polveri e spray che come granuli, e il “colony collapse disorder” (CCD) che da alcuni anni decima la popolazione di api da allevamento e selvatiche.
I neonicotinoidi indurrebbero tossicità acuta nelle api conducendole a morte. Quelle che sopravvivono accusano fenomeni di tossicità cronica che ne pregiudicano la produttività e l’orientamento.

Fino ad oggi Bayer AG non ha fornito alcuna risposta tecnica ai riscontri sulla tossicità dei suoi prodotti.

http://www.efsa.europa.eu/en/press/news/130116.htm

http://www.efsa.europa.eu/en/efsajournal/pub/2752.htm





2 Commenti


Alessandro Maule commenta:
20/01/2013 ore 14:08

finalmente in molti si stanno accorgendo di questo fatto. Tre anni fa all’università di Padova un mio amico ha esposto la sua tesi proprio su questo argomento e già allora erano chiari gli effetti dei neonicotinoidi.
I neonicotinoidi sono prodotti usati per la concia delle sementi dei cereali e non solo. Anche soltanto la rugiada matutina contaminata con le polveri di queste sostanze fa morire le api che vanno a berla; si è osservato che queste muoiono nel giro di pochissimi secondi! Andiamo avanti così??

Rispondi a questo commento

Michel commenta:
28/01/2013 ore 16:13

Il serio problema della moria delle api sta minacciando l’ecosistema e la biodiversità.
In merito lascio un link di un’iniziativa condotta da Querciabella volta a sensibilizzare le persone su questa tematica: http://www.beebiodynamic.com/

Rispondi a questo commento



Lascia un commento





  Annulla risposta

Annulla la risposta
« Tempo dopo tempo, Raffello Annichiarico e il Podere Veneri Vecchio
Il biologico geneticamente modificato »

  • In evidenza

    • Ma cos’è il vino naturale? E’ vino biologico?
    • Questi strani cataloghi enotecnici
    • L’abbinamento perfetto: proviamo ad abbinare il vino col giusto aroma di pasticceria
  • I più commentati



    • Quando l'enologo non ti riconosce: "sapessi le porcherie che metto nel vino..."
      26/11/2014 - Leggi il post
    • I giovani sono tutti microssigenati
      12/07/2013 - Leggi il post
    • Il colore del vino è sempre uguale, dalle Alpi a Lampedusa
      24/02/2014 - Leggi il post
    • Il vino naturale non esiste. C'è sempre la mano dell'uomo
      20/06/2013 - Leggi il post
    • Ingredienti in etichetta: “Il senso del legislatore per il vino”
      10/09/2014 - Leggi il post
  • Ultimi commenti

    • Il vino nell’antichità – Enotecavinovivo.com on Il vino ai tempi dei Romani
    • Aldo Piras on Lieviti autoctoni, indigeni e fermentazioni spontanee
    • Giancarlo on Manuale del vignaiolo casalingo: come aromatizzare il vino con i trucioli legnosi
    • Stefano on L’uva americana Clinto che nulla c’entra con la tradizione italiana e veneta
    • Thomas on Perché devo spendere 15 euro per una bottiglia di vino se al supermercato trovo un ottimo merlot a 1,50 euro?
  • Ultimi articoli

    • Accostarsi con umiltà a un grande vino, e a un grande vignaiolo: il Nero d’Avola di Gueli
    • Emilio falcione e il VAN. In che direzione va il vino naturale in Italia: “Si è evidentemente diffusa una pratica per fare dei vini naturali nell’aspetto e non nella sostanza”.
    • Un Poliphemo 2007 di Luigi Tecce
    • La Denominazione “Vin Méthode Nature” riconosciuta da INAO e DGCCRF in Francia
    • Breve ricognizione sulla (il) Freisa


  • gustodivino.it

    Blog di libera informazione enogastronomica
    di Massimiliano Montes
    via Apollo 34, 90151 Palermo

    collaborano:
    Armando Garofano
    Nicola Cereda
    Giuseppe Bertini (L’Eretico Enoico)
    Silvio Rossi
    Diletta Scaglione
    Dino Montes

  • Gli ultimi articoli

    • Accostarsi con umiltà a un grande vino, e a un grande vignaiolo: il Nero d’Avola di Gueli
    • Emilio falcione e il VAN. In che direzione va il vino naturale in Italia: “Si è evidentemente diffusa una pratica per fare dei vini naturali nell’aspetto e non nella sostanza”.
    • Un Poliphemo 2007 di Luigi Tecce
    • La Denominazione “Vin Méthode Nature” riconosciuta da INAO e DGCCRF in Francia
    • Breve ricognizione sulla (il) Freisa
    • VAN Roma 2020, sabato 29 febbraio e domenica 1 marzo alla Città dell’Altra Economia
    • Domenica 23 e lunedì 24 febbraio porte aperte all’edizione 2020 di VinNatur Genova, anteprima ufficiale della Fiera maggiore di aprile
    • Quelli che dicono che i bianchi si bevono giovani: la grandezza del Pur Sang Didier Dagueneau 2012
  • Commenti recenti

    • Il vino nell’antichità – Enotecavinovivo.com on Il vino ai tempi dei Romani
    • Aldo Piras on Lieviti autoctoni, indigeni e fermentazioni spontanee
    • Giancarlo on Manuale del vignaiolo casalingo: come aromatizzare il vino con i trucioli legnosi
    • Stefano on L’uva americana Clinto che nulla c’entra con la tradizione italiana e veneta
    • Thomas on Perché devo spendere 15 euro per una bottiglia di vino se al supermercato trovo un ottimo merlot a 1,50 euro?
    • Enzo on Alice Bonaccorsi e la sua Valcerasa, un altro vino naturale dell’Etna
    • Fred on Qual è il costo di produzione dello Chateau Petrus?
    • Pietro Romiti on Eliminare Brettanomyces e tartrati dalle botti: uno studio dei vignaioli della Côtes du Rhône
    • Piazza Repubblica: il ristorante dell’avvocato – Piazza Repubblica on Piazza Repubblica: il ristorante dell’avvocato
    • mauro mingarelli on Il vino ai tempi dei Romani
    • Massimiliano Montes on Dolci tipici: i “pumpini” di San Fratello
    • Rosalia on Dolci tipici: i “pumpini” di San Fratello
  • Contatti




    Il tuo nome (obbligatorio)

    La tua Email (obbligatorio)

    Il tuo messaggio


"Pochi sforzan quel gambo di vite"

Privacy