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Edith Di Salvo risponde:
February 24th, 2014 ore 12:38
@Mario Crosta, questi ci vanno facili con le querele! Incompetenti a volte si, può essere. Il resto non so
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Mario Crosta risponde:
February 24th, 2014 ore 12:53
@Edith Di Salvo, non sono nato ieri e il mio commento è comunque firmato da me, non da te. Chi si riconosce come soggetto si faccia pure avanti.
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graziano risponde:
February 24th, 2014 ore 13:51
@Mario Crosta, (Y)
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graziano risponde:
February 24th, 2014 ore 13:51
@Edith Di Salvo, le valutazioni cosi espresse non sono il massimo, il colore ha la sua importanza se non altro per buona parte delle lavorazioni in cantina ma se devo spendere migliaia di € per fare un corso da Sommelier e poi il disciplinare mi dice che il colore del vino determina solo una tipologia, spiace” anzi no ” ma ha ragione Mario Crosta anzi nella risposta che gli da in seconda battuta denota un certo timore per la propria posizione, ciò da più valore alla risposta di Mario
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Edith Di Salvo risponde:
February 24th, 2014 ore 14:34
@graziano, hai ragione. Ma leggendo i disciplinari molte altre cose sembrano un copia-incolla, non ultimo l’aspetto organolettico del vino, profumi e sapore. Dicono sempre le stesse cose, due striminzite parole.
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nicola borra risponde:
February 25th, 2014 ore 14:16
@Edith Di Salvo, in buona sostanza non fanno altro che riportare a un’unica idea di “buon vino”, stereotipata se vuoi prenderne il lato negativo o distillata dalle anime di tutti i vini in generale se la prendi positivamente.
Il problema e’ che in ogni caso finendo in tutti i disciplinari tale idea di buon vino, arche’ assoluta e trasversale, finisce coll’appiattire le produzioni di chi deve o vuole fare i conti col disciplinare.
Va pero detto che di contro non e’ piu un obbligo del buon bevitore da molti anni rifarsi alle nomenclature.