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Massimiliano Montes risponde:
September 8th, 2014 ore 17:41
@yoel, mi auguro con tutto il cuore che non ci siano “basi concrete sulla “svendita” del prodotto/nome/zona Etna” sia ora che, soprattutto, per un futuro a cui mi riferivo, proprio per l’amore che nutro per questo territorio. In realtà ho meno certezze di lei.
Il consorzio c’é e il Disciplinare pure, spero che qualche dirigente del Consorzio intevenga per fugare i suoi dubbi.
A mio parere se l’Etna manterrà unicità e diversità nei suoi vini potrà godere di solidi e duraturi benefici economici.
Viceversa, inseguire un traballante e inflazionato mercato internazionale si rivelerà fallimentare come, in altri settori, cercare di fare la concorrenza ai Cinesi. Le ricordo che nella zona del Barolo un produttore naturale come Rinaldi vende il Brunate-LeCoste a 30 euro franco cantina. La diversità paga.
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