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Che bello essere copiati dal Gambero Rosso!

Pubblicato il 25 Gennaio 2013


di Massimiliano Montes 3 commenti

Ringraziamo Francesca Ciancio, abile giornalista, per averci citato nell’ultimo numero de “I tre bicchieri”, il settimanale del Gambero Rosso, anche perché in questi ultimi tempi molti hanno attinto a mani basse dai nostri post senza mai citarci, non ultimo il quotidiano La Repubblica.

Ringraziamo con un ma e con un se. Perché la pur brava Francesca conclude il suo pezzo sui vini naturali senza una conclusione definitiva, copia-incollando tra l’altro il finale di questo nostro post del 03 dicembre: “Per molti la soluzione sarebbe quella di obbligare i produttori a indicare sulla retroetichetta tutti i prodotti utilizzati durante la coltivazione e durante i processi di vinificazione e affinamento. L’idea può essere condivisibile: lasciamo liberi i produttori di fare il vino come vogliono, ma contestualmente informiamo con trasparenza e lasciamo libero il consumatore di scegliere”.

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La citazione

Ovviamente non concordo sul fatto che non esista una definizione di vino naturale, questa presunta aleatorietà giova soltanto ai produttori convenzionali per confondere le acque.
Un vino naturale è un vino senza prodotti chimici, è facile. Prodotti che sono legalmente utilizzabili nella vinificazione, come specificato in quest’altro post.
Un vino naturale è anche un vino che non è organoletticamente forzato e deviato mediante processi fisici estremi, come la rotomacerazione, la concentrazione ma anche la micro ossigenazione, per citarne alcuni.

Una grande soddisfazione ci rimane: quella di avere smosso le acque di una stantia informazione, apparentemente stanca di tutelare e difendere chi il vino lo fa con il cuore, con passione, e anche assumendosi rischi.








3 Commenti


Carlotta commenta:
25/01/2013 ore 15:35

È comunque un onore per te essere citato ;-)

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Nicola commenta:
25/01/2013 ore 15:37

Non è copia-incollato, c’è una parola diversa

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Massimiliano Montes risponde:
January 25th, 2013 ore 20:14


@Nicola, per la precisione allora due: “può essere” ;-)

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