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Aspettando Sestri Les Vins. Il 1 marzo sera VinNatur spara col grosso calibro: i vini di Angiolino Maule e Il Cancelliere, Stefano Legnani e Casa Caterina

Pubblicato il 28 Febbraio 2014


di Massimiliano Montes Scrivi il primo commento.

Ultimi tre appuntamenti prima di Sestri Les Vins. Quattro grandi vignaioli presentano i loro capolavori.

Su La Biancara di Angiolino Maule c’è poco da dire. Tanto è stato scritto e tanto è stato detto. Angiolino è a tutti gli effetti il padre putativo di tutti i vini naturali italiani, senza alcuna piaggeria.

Ha lottato ostinatamente e caparbiamente contro un enomondo commerciale che andava in tutt’altra direzione e contro gli ostacoli che si frapponevano al suo cammino. Oggi è il vignaiolo che affronta con più rigore il tema della naturalità, e VinNatur, l’associazione da lui fondata che organizza Sestri Les Vins, è la più grande associazione di produttori naturali.

A Gambellara, Vicenza, Angiolino produce eccellenti vini e li vende a prezzi etici. Il suo Sassaia è a mio parere uno dei migliori bianchi italiani e viene venduto per pochi euro. Oltre al Sassaia (Garganega 85% e Trebbiano 15%) Maule produce I Masieri (sempre Garganega e Trebbiano), il Pico (Garganega 100%), Il Rosso Masieri da uve Merlot e Cabernet Sauvignon, Il So San Tocai Rosso (Grenache) in purezza dalla zona dei Colli Berici, il Merlot in purezza, e uno splendido Recioto di Gambellara, un vino dolce ottenuto da uve Garganega in appassimento.

Il Cancelliere è un’altra grande azienda. A Montemarano, nel cuore dell’Agro Taurasino, la patria dell’Aglianico, vitigno il cui nome deriva dalla parola spagnola “llano”, pianura, e dal suffisso latino “anicus”. Vino “llanicus”, ovvero vino proveniente dalla pianura, noto sin dai tempi degli antichi romani.
L’Aglianico e il Taurasi de Il Cancelliere sono quanto di meglio l’agro riesca a produrre. In alcune annate domina decisamente sui rossi di tutta Italia. La famiglia Romano coltiva solo Aglianico, che imbottiglia in quattro diverse declinazioni: Nero Né Taurasi D.O.C.G. e Riserva, Gioviano Irpinia D.O.C. e Aglianico I.G.T.

Stefano Legnani è un enfant prodige del vino (nonostante l’età!). Una vita da assicuratore e poi l’amore per la viticoltura. A Sarzana, in Liguria, Stefano, insieme alla moglie Monica, coltiva l’autoctono principe della zona: il Vermentino. Ponte di Toi è la sua storica etichetta e come Loup Garou imbottiglia la quota che resta sulle feccie fini sino ad agosto. Inoltre produce un Trebbiano dalla bassa pianura mantovana, il Tafon.
Se dovessi portare ad esempio un “vino vero” porterei quelli di Stefano. Nelle sue bottiglie si assapora non solo il profumo dell’uva e della terra, ma un concentrato di passione e amore per la vita.

Aurelio Del Bono di Casa Caterina (Monticelli Brusati, Brescia) vi farà incontrare la Franciacorta che non vi aspettate. Aurelio rappresenta la storia locale dello spumante. Pinot Noir, Chardonnay e Pinot Meunier, sono i classici vitigni della zona della Champagne. I rifermentati in bottiglia con metodo classico di Aurelio hanno una permanenza minima sui lieviti di 36 mesi, per giungere a uno stratosferico 2001 con dieci anni di permanenza sui lieviti.

Le cene saranno il giorno 1 marzo.

I vini di Stefano Legnani potranno essere degustati al ristorante Bagni Mignon a Piazza N. Sauro, Cavi di Lavagna.
Per prenotare telefonare al numero 0185393811

I vini de La Biancara – Angiolino Maule e de Il Cancelliere potranno essere degustati alla Locanda del Borgo, in via Aurelia 249, Sestri Levante.
Per prenotare telefonare al numero 0185485229.

Gli spumanti metodo classico di Casa Caterina potranno essere degustati all’Agriturismo Il Castagneto in Località Castagneto, Comune di Castiglione Chiavarese, Strada Provinciale 523  km 86.
Per prenotare telefonare al numero 0185408136 e 3474702278.

La prenotazione è obbligatoria.

 




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